ESCLUSIVA TG – Ferrarese: “Sanabria e Zapata sono attaccanti che hanno da dividersi minimo 20 gol. E il Torino si rimetterà in carreggiata”

05.11.2023 08:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Claudio Ferrarese
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Claudio Ferrarese
© foto di Federico De Luca

Claudio Ferrarese è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Ferrarese è il capo scouting della Lucchese 1905, da calciatore ha giocato fra gli altri club nel Torino nella stagione 2006-2007. Con lui abbiamo parlato del posticipo di lunedì sera fra il Torino e il Sassuolo.

Il Torino fatica tantissimo a segnare, anche se ha sia in attacco sia a centrocampo e sulle fasce giocatori di qualità e alcuni anche d’esperienza. Ha sì in punto in più dell’anno scorso dopo dieci partite, ma come si può risolvere il problema del gol?
“So che al Torino c’è il problema che non riesce a fare gol. E’ strano perché appunto ha giocatori di qualità, a parte i nomi in sé, sia in attacco sia a centrocampo. Giudicare da fuori difficile, ma credo che prima o poi ritroveranno il bandolo della matassa perché Juric è un grande allenatore, è intelligente e i giocatori sono forti. Per me è solo mancanza di crederci un pochino di più e magari di fortuna. Sicuramente il Torino deve fare di più, ma c’è il segnale positivo dato dall’avere un punto in più dell’anno scorso e va considerato che ci sono stati infortuni a giocatori importanti, quindi prima o poi i giocatori si sbloccheranno e ci sarà più precisione nel tirare in porta e magari anche meno sfortuna. Sanabria e Zapata sono attaccanti che hanno in canna da dividersi minimo 20 gol per cui, come dicevo, è solo questione di tempo e magari di amalgamarsi un po’ di più tenuto conto che Zapata è arrivato a fine mercato”.

Il Torino ha recentemente cambiato anche il modulo passano dal 3-4-2-1 al 3-5-2.
“Il cambio di modulo va assimilato e questo è un altro motivo per cui ci vuole un po’ di tempo. Il calcio è strano e cambiano le cose da una partita all’altra”.

Lunedì il Torino affronterà il Sassuolo che ha segnato più gol 13 a 7, ma in classifica ha un punto  in meno, e nell’ultimo mese ha prodotto solo due reti e anche Berardi si è bloccato: ne ha realizzata solo una a Lecce su rigore. In questo caso però mal comune non è mezzo gaudio o forse sì se però i granata si dovessero sbloccare?
“Sono due squadre che stanno segnando poco rispetto al loro potenziale e non è quindi un problema solo del Torino visto che il Sassuolo ha un reparto offensivo importante. Speriamo che lunedì sera gli attaccanti si sblocchino, soprattutto quelli del Torino visto che è una mia ex squadra e tifo sempre per loro. Il campionato è lungo e c’è ancora tutto il tempo per rimettersi in carreggiata e sicuramente per fare qualche gol in più. In campionato il Torino ha vinto a Lecce ed è stato un bel colpo perché si è anche tirato su in classifica, certo essere eliminati dalla Coppa Italia dal Frosinone, con tutto il rispetto per i ciociari, non fa piacere però la Coppa Italia è sempre un po’ particolare”.

I tifosi del Toro però hanno iniziato a fischiare la squadra e sono insoddisfatti.
“La Torino granata è una piazza esigente, ma i tifosi sono sempre pronti a sostenere la squadra. Sono convinto che il Toro possa fare molto di più e lo farà sicuramente”.

Forse anche nello spogliatoio c’è qualche malumore.
“Non lo so, ma in generale le voci che possono girare sullo spogliatoio non  mi convincono molto. Magari c’è stata qualche discussione e può starci che non ci sia totale feeling fra tutti, ma capita in qualsiasi ambiente di lavoro però comunque sono cose che si superano con un buon risultato lunedì e qualche gol”.

Il passaggio al 3-5-2 può mettere maggiormente gli attaccanti nella condizione di segnare?
“Sicuramente sì, magari avvicinandoli un po’ e con le mezzali che si buttano dentro si possono creare più occasioni da gol. Reputo Juric, come ho detto prima, un allenatore molto intelligente e se ha optato per questa soluzione lo ha fatto per trovare di più la porta visto che la squadra fa fatica a segnare. Se i due attaccanti giocano uno per l’altro stando un po’ più vicini e con le mezzali che ha il Torino può essere qualche cosa in più. A parte i moduli, penso sempre che conta la qualità dei giocatori soprattutto davanti e sotto porta. Se poi si sbagliano tanti gol o gira male e si prende qualche palo di troppo  anche un po’ di sfortuna ci sarà stata”.

Il Torino, che dopo dieci partite è al 12° posto insieme al Frosinone, adesso che ha un calendario più agevole e se imbroccasse qualche buon risultato potrebbe risalire un po’ la classifica?
“Sicuramente”.

Cambiando argomento e parlando di lei, la sua Lucchese come sta andando e che obiettivi avete?
“Ultimamente abbiamo perso qualche partita, nelle ultime cinque ne abbiamo perse quattro, ma eravamo partiti molto bene, siamo stati anche secondi e terzi, e abbiamo giocato una partita in meno e oggi affronteremo l’ Olbia. Comunque sono contento, la società è seria, con il direttore Alessandro Frara e con lo staff tecnico e il mister Giorgio Gorgone mi trovo molto bene. Adesso la classifica si sta delineando e noi dobbiamo fare il campionato dell’anno scorso cercando di arrivare ai play off e quello che viene in più è meglio. L’anno scorso sono arrivati ottavi. Il campionato di Lega Pro è difficile e soprattutto il nostro girone, il B, di quest’anno è molto toso. L’importante è mantenere la categoria e cercare di programmare per il futuro”.