ESCLUSIVA TG – Cane (cons. Reg. Piemonte): “Il Museo del Toro al Filadelfia aumenterà l’aggregazione e farà da volano. La storia, i valori e i tifosi vanno sempre rispettati”

07.05.2024 10:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Andrea Cane
Andrea Cane

Andrea Cane è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Cane è consigliere della Regione Piemonte (Lega Salvini Piemonte) ed è anche tifoso del Toro. Con lui abbiamo parlato del Museo del Toro che si trova a Grugliasco, comune dell’hinterland di Torino, ma che dovrebbe essere trasferito al Filadelfia come da progetto della ricostruzione, ma dall’inaugurazione del centro sportivo, che ospita gli allenamenti del Torino prima squadra, avvenuta il 25 maggio 2017 dopo 7 anni non è stato ancora costruito il terzo lotto destinato appunto al museo.

Il Museo del Toro continua ad attendere di essere trasferito al Filadelfia, lei da politico, cittadino e tifoso si è speso tanto per questo però cosa si può ancora fare per accelerare affinché ciò avvenga tenuto anche conto che il Comune di Torino e la Regione Piemonte per la ricostruzione del Fila hanno stanziato 3,5 milioni di euro ognuno?
“Mi ha fatto piacere che la Regione in modo unitario, a iniziare dal presidente Cirio negli ultimi giorni, abbia capito l’importanza di questo progetto e si vede che il martellamento che ho fatto in questi anni, era uno degli obiettivi della mia legislatura, e con il supporto dell’amico Domenico Beccaria (presidente dell’Associazione Memoria Storica Granata e del Museo del Toro inoltre è uno dei consiglieri del Consiglio d’Amministrazione e uno dei soci fondatori del Collegio dei Fondatori della Fondazione Stadio Filadelfia,ndr) è andato a buon fine. Sta veramente iniziando a essere compresa l’importanza del completamento del terzo lotto non solo per i tifosi del Toro o per importanza che ha la squadra del Torino per la città, il Piemonte e l’intero Paese, ma proprio per il quartiere. In questi anni ho fatto un discorso non solo calcistico e sportivo, ma proprio riferito alla città di Torino: un discorso politico relativo al territorio. Il quartiere dove sorge il Filadelfia ha anche bisogno di essere riqualificato non solo attraverso la costruzione del Museo, che è la prima cosa perché deve essere assolutamente portato lì, ma dopo il completamento del trasferimento va valorizzata quest’area con anche, come dico spesso, un ristorante e un negozio di merchandising e con tutto quello che si riuscirà ad unire al Museo. Questo farà sì che non sia valorizzato solo il Museo, ma tutto il contesto del centro d’allenamento, il territorio e tutto il quartiere e direi anche la città di Torino che si merita il Museo di una delle squadre che hanno fatto la storia del calcio non solo italiano, ma mondiale. Il mio discorso verte proprio non solo sull’importanza che questo ha da tifoso granata quale sono e da questo punto di vista sono di parte però lo sono anche nei confronti di tutto il quartiere e di tutti i cittadini di Torino. Il Museo del Toro al Fila è un progetto che andrebbe a valorizzare tutta la città di Torino”.

Il Filadelfia però è quasi sempre chiuso ai tifosi che possono assistere agli allenamenti del Torino solo una tantum, magari prima del derby, e per il resto l’accesso è sempre negato. La costruzione del Museo con l’aggiunta di un ristorante e di un negozio di merchandising potrebbe fare da volano e vedere maggiormente aperto ai tifosi il Fila, anche se questo dipende solo ed elusivamente dalla volontà del Torino Fc?
“Certamente, io non devo insegnare niente a nessuno quindi il Torino Fc è libero di prendere tutte le decisioni che vuole in autonomia, ma penso che i tifosi hanno dimostrato che con la loro passione nelle ultime partite casalinghe del Torino, non ultima quella col Bologna, di aver riempito più volte lo stadio Grande Torino. Per cui questa passione che sta riprendendo verso il Torino, che era un po’ scemata negli ultimi anni, e infatti quest’anno c’è tanto entusiasmo ahimè non poi supportato dai risultati perché siamo sempre al 10° posto, ma non voglio cambiare argomento. I tifosi hanno fatto la loro parte andando alle partite e sarebbe giusto permettere loro l’accesso al campo d’allenamento in modo che non sia una sorta di deserto, ma che sia una situazione che spinga le persone a venire a vedere gli allenamenti e così poi si crea anche un volano di posti di lavoro e di merchandising e quindi c’è anche l’idea del commercio e del turismo e del fatto che comunque vengono veduti prodotti e creati posti di lavoro. Si può veramente innescare un ciclo virtuoso e spero che la società Torino Fc, così come ha fatto la Regione e sono ben contento che il mio appello sia stato recepito anche da altri colleghi politici, che non sono di fede granata, ma hanno comunque capito l’importanza di questo progetto. Sono d’accordo che a livello di volano aumenti tutto e anche la possibilità di partecipazione dei tifosi agli allenamenti”.

Il 4 maggio a Superga 2-3 giocatori, stando sul pullman della squadra, hanno insultato i tifosi che in qualche occasione allo stadio hanno fischiato a fine partita a fronte di prestazioni non positive, ma per il resto hanno sempre sostenuto la squadra. Avere il Museo a fianco del campo di allenamento aiuterebbe i calciatori a conoscere la storia del Toro e a comprendere i valori granata, tanto più che è dal 2011 che la prima squadra non va al Museo?
“Sicuramente avere il Museo a fianco del campo di allenamento aiuterebbe i calciatori a rendersi conto dell’importanza della storia granata perché giocare nel Torino, per diversi motivi, è diverso rispetto a giocare in qualsiasi altra squadra italiana. C’è un’emozione, un passato, una storia e il cuore toro non è solo una scritta o una cosa che si dice tanto per dire, ma è una passione che unisce i tifosi e dovrebbe arrivare fino ai giocatori. Nessuno pretende nulla e il giocatore deve saper giocare a calcio: parare se è un portiere, saper difendere se è un difensore, fluidificare o fare gol se è centrocampista o attaccante. Di certo i giocatori che hanno insultato i tifosi sono dei maleducati e non dovevano dire certe cose. Non voglio fomentare le polemiche e sindacare sull’educazione o sulla consapevolezza relativa ai social, ma un consiglio che vorrei dare è che si deve fare attenzione. Oltre ad essere stati maleducati e aver dimostrato poco attaccamento alla maglia e ai tifosi sono stati anche poco furbi e sconsiderati perché oggi in un attimo tutto è risaputo, magari in modo casuale come è accaduto con il post di un video che ha colto anche quei discorsi. Ripeto, i giocatori sono tenuti a giocare bene a calcio, a fare gol e far vincere il Torino, ma fanno parte di una squadra particolare che è unica in Italia e che è avvolta dalla passione e dal cuore dei tifosi per cui devono fare ancora più attenzione per non offendere i valori granata e i tifosi. Nelle ultime partite in casa la squadra non ha offerto un grande spettacolo e tante sono finite 0 a 0. A parte in questa stagione il record di 18 clean sheet ci sono state anche 16 partite senza segnare un gol e le persone vanno allo stadio per vedere proprio i gol. I giocatori devono anche comprendere che le persone sono anche abbastanza stufe di riempire lo stadio e di vedere continui 0 a 0”.