LIVE Paro: "Siamo stati meno vivaci, ma tutti si sono impegnati. C'è un po' di delusione. La panchina è un po' corta"

21.04.2024 17:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin
Matteo Paro
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Matteo Paro

Il vice allenatore del Torino, Matteo Paro (Juric oggi scontava un turno di squalifica), fra poco in conferenza stampa commenterà la partita con il Frosinone.

C'è delusione per la mancata vittoria?
"Ovviamente c'è un po' di delusione per il risultato. Per la partita in sé, i ragazzi erano veramente stremati e ce l’hanno messa tutta. Era la gara che ci aspettavamo: fatta di seconde palle, di contrasti e di giocate del portiere. Oggi eravamo un po' meno vivaci e con un po' meno energie, abbiamo affrontato un Frosinone che invece è molto dinamico e ha messo in difficoltà ultimamente anche le grandi squadre. Sicuramente potevamo fare meglio quando avevamo il pallone ed essere un pochino più fluidi e muoverlo più velocemente. Quando abbiamo avuto la palla qualche situazione buona l’abbiamo creata. Ci prendiamo questo punto e lavoreremo per le prossime partite che saranno belle difficili".

Ha detto che eravate un po' stanchi. Ci si aspettava un Torino con molto più mordente, cosa è successo?
"Ho detto che siamo stati meno vivaci, non che ho visto una squadra stanca. Vivaci significa che loro hanno fatto meglio di noi sotto determinati aspetti, capita. Il Frosinone non lo ha fatto solo oggi, ma anche in altre partite. Abbiamo avuto anche poco la palla perché quando si gioca uno contro uno se perdi le seconde palle, i contrasti e tieni poco la palla crei meno occasioni e se ne creano per l’avversario. Nelle occasioni che abbiamo avuto siamo stati comunque abbastanza pericolosi. Potevamo crearne di più, ma non ci siamo riusciti".

Sono mancate energie mentali o fisiche oggi?
"Siamo un po' pochi da tempo, è una considerazione a caldo, e può capitare che qualche giocatore sia a un livello un pochino inferiore. Solo questo, è un mio ragionamento, non c'è nessun giocatore che non si sia impegnato. Non si può essere sempre tutti quanti a mille, dominare sempre l'avversario per tutta la gara. A tratti abbiamo fatto anche buone cose, non lo abbiamo fatto per 90 minuti di continuo perché comunque di fronte avevamo un avversario che, anche con altre squadre, ha dimostrato di poter essere pericoloso".

Quanto incide avere questa panchina così corta?
"Io intendo questo. Siamo pochi, tanti devono quindi giocare di più e sempre, si spendono energie fisiche e mentali. Non è una scusante, ma nel calcio d'oggi con cinque sostituzioni, che sono veramente fondamentali, alla lunga incide. In questa gara non avevamo nemmeno Sazonov, che ha avuto dei problemi, e Ricci squalificato siamo stati un po' meno brillanti su alcuni aspetti nei quali  il Frosinone ha dimostrato di essere una buona squadra".

C'è un filo conduttore nei punti persi contro le piccole?
"Con Cagliari e Verona era inizio stagione e avevamo giocatori diversi e altri interpreti. Con la Salernitana abbiamo fatto sicuramente una partita di livello non alto, oggi la partita è stata come ce l'aspettavamo e siamo stati poco fluidi in alcune situazioni. In alcune situazioni abbiamo creato buone cose e abbiamo avuto meno opportunità di creare perché il Frosinone comunque ci ha messo un po' in difficoltà sull’inerzia".

C'è una riflessione da fare sul fatto che non sfruttate le cadute delle concorrenti quando già sapete i loro risultati?
"Non penso. Poi se qualche giocatore ci pensa, non lo so. Ad Empoli, sinceramente, la squadra ha fatto di tutto per vincere e in quell'occasione abbiamo davvero dominato l’avversario e poi abbiamo commesso errori pagati cari. Lì non ho visto cali mentali o un approccio impaurito, nervoso per paura di non raggiungere un risultato. Oggi non l'ho visto, ho notato difficoltà, situazioni nelle quali non abbiamo fatto bene, ma non credo sia un problema su cui dobbiamo lavorare. Dobbiamo lavorare invece su aspetti del gioco che devono essere migliorati".

Al Toro manca un giocatore di qualità con le caratteristiche di Soulé?
"E’ ovvio che i giocatori di qualità permettono. Soulé e questo tipo di giocatori permettono di dare respiro alla squadra, di tener palla e di cercare passaggi in avanti. Sicuramente sono giocatori utili, noi abbiamo altre caratteristiche e dobbiamo lavorare su queste caratteristiche per cercare di essere più pericolosi in determinate partite. I giocatori di qualità ti permettono di avere un po’ più respiro, calma e tranquillità nel gioco, noi abbiamo più spunti, tiro e fisicità. Siamo migliorati anche tanto, a livello di ultimi metri, anche se magari non segniamo tanto però comunque arriviamo a creare cose che prima non creavamo per cui dobbiamo lavorare ancora di più su queste cose e cercare di tirare fuori le qualità dei nostri giocatori".

Ilic sembrava quasi triste, cosa gli sta succedendo?
"Arrivava da un infortunio, non faceva una partita da molto tempo (50 giorni, ndr) e presentarsi e fare tutti questi minuti non era semplice. Non l'ho visto triste, non possiamo pensare che possa sempre essere determinante in tutte le gare. Secondo me, ha fatto una partita seria e sicuramente può migliorare la condizione, la posizione in campo e anche il suo modo di giocare, ma non lo vedo triste, anzi ha lavorato bene da quando è tornato. Questa magari è una vostra sensazione, ma noi da dentro non lo vediamo così".

Inconsciamente state un po' mollando? C’è da preoccuparsi oppure è solo un incidente di percorso?
"A Empoli abbiamo fatto un'ottima partita, ci è andata male alla fine magari giustamente perché abbiamo fatto degli errori e li abbiamo pagati però la squadra aveva fatto una signora partita. Il derby lo abbiamo affrontato bene e nella ripresa abbiamo fatto bene contro una squadra forte. Oggi abbiamo trovato difficoltà, ma non abbiamo subito gol e ci abbiamo provato. I ragazzi sicuramente ce l’hanno messa tutta, dovremo lavorare su alcune cose per questo tipo di partite, ma i ragazzi non stanno assolutamente mollando, si stanno allenando bene. Prepariamo bene le partite, li carichiamo anche se non hanno bisogno di essere caricati e ci tengono veramente tanto a rimanere aggrappati fino alla fine. Siamo ancora lì, ci sono ancora partite da affrontare che sono molto difficili e sicuramente non stiamo mollando".

Zapata è stato impreciso nell'inquadrare lo specchio della porta, cosa che non è da lui. E' forse un po' stanco visto che gioca sempre?
"Magari lui in questo tipo di partite dove c’è un po’ di ritmo e risalite, fa un po' più fatica ed era un po' meno lucido di altre volte".