L’ultimo treno utile al Torino per l’Europa passa da Bologna e dal mercato

Si attendono buone nuove per l’acquisto di Castro. Il Torino deve colmare i sette punti che lo separano dal quinto posto per centrare l’obiettivo stagionale.
19.01.2017 13:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
L’ultimo treno utile al Torino per l’Europa passa da Bologna e dal mercato
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La distanza sembra siderale dalla fine del campionato, ventotto maggio, perché domenica il Torino disputerà la seconda giornata del girone di ritorno e di conseguenza sembra difficile credere che certi giochi siano già delineati, ma l’andamento delle squadre che occupano le prime posizioni, quelle utili per la Champions e l’Europa League, è significativo e appare abbastanza consolidato. Il Torino ha trenta punti come la Fiorentina, che però deve giocare ancora la partita con il Pescara rinviata a causa della neve, ed è all’ottavo posto. Le ambizioni dei granata sono risapute: provare ad andare in Europa League, ma per riuscirci devono arrivare a occupare il quinto posto, oggi appannaggio del Milan che di punti ne ha sette in più. Per riuscirci la squadra di Mihajlovic deve scavalcare la Fiorentina, l’Atalanta, l’Inter e anche ovviamente il Milan. Altre possibilità dirette non ce ne sono poiché il Torino è stato eliminato dalla Coppa Italia, proprio dai rossoneri. E’ vero però che sussisterebbe ancora una chance indiretta, infatti, potrebbe bastare arrivare al sesto posto se la finale di Coppa Italia fosse vinta da una squadra che avrà già conquistato l’accesso all’Europa League 2017-2018 o alla Champions grazie al piazzamento in campionato perché in questo caso parteciperebbe alla seconda competizione europea la formazione che ha terminato il campionato di serie A 2016-2017 in sesta posizione.   

Per carità scivoloni delle altre concorrenti sono sempre possibili, così come proprie accelerate importanti, però, i numeri dicono che Juventus, che deve recuperare la partita con il Crotone, e Roma sono le due formazioni più accreditate per contendersi lo scudetto visti i rispettivi quarantacinque e quarantaquattro punti. Il Napoli potrebbe essere il terzo incomodo ed eventualmente anche la Lazio, che hanno quarantuno e quaranta punti, ma verosimilmente è più probabile che si contendano l’ultimo posto utile per la Champions League. Anche in questo caso potrebbe insidiare le due contendenti un’altra pretendente, il Milan, che deve anche lui recuperare una partita con il Bologna ed è al quinto posto a quota trentasette. E poi ci sono l’Inter con trentasei e l’Atalanta con trentacinque che stanno lottando per l’Europa League. Al momento il distacco di cinque punti di Fiorentina e Torino pone queste due squadre fuori dai giochi, ma allo stesso tempo impone a entrambe di non mollare perché la distanza è ancora recuperabile mancando diciotto partite alla fine del campionato a patto che non si commettano ancora passi falsi.   

Il Torino per rendimento nelle partite casalinghe è l’ottava squadra del torneo con ventuno punti, mentre per le gare in trasferta è l’undicesima con nove in coabitazione con Bologna e Palermo. E’ evidente quindi che non ha un andamento adeguato al quinto-sesto posto e che deve assolutamente incrementarlo sperando in passi falsi di chi la precede per colmare il divario di sei-sette punti. Diventa quindi fondamentale la partita di domenica pomeriggio con il Bologna che prevede un unico risultato, la vittoria, per rimanere per dirla con parole di Mihajlovic “attaccati al carro per invogliare il presidente a investire”. Due sono le parole chiave per provare ad andare in Europa League: vincere e investire, la prima dipende dalla squadra mentre la seconda dal presidente Cairo. Servono entrambe le cose, l’una è imprescindibile dall’altra. Un primo passo potrebbe essere chiudere con il Chievo la trattativa per Castro in modo da dare a Mihajlovic il centrocampista che lui ha individuato come valido rinforzo, il secondo è andare a Bologna e tornare a casa con i tre punti. Tutti devono darsi da fare, la partita è fra tre giorni e non salire sull’ultimo treno utile per continuare il viaggio sarebbe un peccato imperdonabile.