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AlbinoLeffe, Mondonico: "Battuti dalle nostre stesse armi"

di Marina Beccuti
Fonte: TMW

"Diciamo così: chi di catenaccio e contropiede ferisce…". Prova a prenderla con ironia, ma nella battuta di Emiliano Mondonico c'è il rumore sordo del tonfo di Ancona. E più della sconfitta è il come a inviperire il Mondo.
Il come è un'autocritica spietata. "Abbiamo perso la partita quando avremmo voluto vincerla, con l'uomo in più – spiega l'allenatore seriano ai microfoni de L'Eco di Bergamo -. Fino a quando siamo rimasti in parità numerica, 11 contro 11, cioè fino a quando la partita si è giocata sul piano della tecnica e della tattica siamo stati perfettamente in gara, anzi siamo stati persino superiori. Quando la partita si è giocata sul piano agonistico, cioè con l'Ancona in dieci, i marchigiani ci hanno surclassato. In area dorica arrivavamo sempre secondi, in contropiede ci sgusciavano da tutte le parti. Complimenti all'Ancona, ha confermato che nel calcio la cattiveria agonistica è tutto. A noi è mancata, da domani faremo di necessità virtù".