.

Ballardini alla guida, rinasce Zappacosta: miracolo a Genova

di Claudio Colla

Rendimento di elevatissima caratura il suo, da quando c'è Davide Ballardini in panchina, il ventottenne laterale difensivo Davide Zappacosta, passato attraverso anni difficili, a tratti durissimi, dopo il suo addio al Toro, sembra godere di rinnovata linfa. Forse, se lui e il Genoa continueranno a questi ritmi, persino nell'ottica di un rientro nel giro della Nazionale, che ha frequentato tra l'autunno del 2016, in piena ascesa granata, e la fine estate del 2018.

Approdato in rossoblù lo scorso 19 settembre, dopo una stagione di quasi totale inattività - causa infortunio ai legamenti - in maglia Roma, l'ex-Toro, con Maran al timone, aveva faticato ad affermarsi come realtà di primo piano della compagine ligure, nonostante il debutto con gol (contro il Crotone). All'arrivo del tecnico ravennate, viceversa, per il fu wonderboy di casa Atalanta, ancora sotto contratto col Chelsea fino al giugno 2022, è stata crescita costante. Nel contesto di un 3-5-2 che lo ha posto sulla linea dei centrocampisti, a dialogare con protagonisti dai piedi educati come Zajc e Rovella, e veterani ritrovati come Strootman e Badelj.

Acquistato dai Blues ormai tre anni e mezzo fa, per 25 milioni di euro, Zappacosta difficilmente tornerà a una valutazione di quel calibro. Almeno in tempi brevi, e specie considerata la crisi di liquidità imperante, che coinvolge un po' tutti. Il prestito al Genoa non è peraltro soggetto di per sé a diritto di riscatto; tuttavia, non è da escludere che il terzino ed esterno destro, che in estate sarà a bilancio del club londinese per "soli" cinque milioni, possa stringere un accordo a lungo termine con i rossoblù. O con chi, in Serie A, vorrà godersi quella che, al momento, appare come una vera e propria rinascita.


Altre notizie
PUBBLICITÀ