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Bologna, Mihajlovic: "Questo non è il calcio, è stata un'agonia"

di Marina Beccuti

Sinisa Mihajlovic ha parlato alla vigilia del match contro il Torino, sottolineando quanto sia felice che sia finita questa travagliata stagione, per lui ancora di più.

"Noi vogliamo vincere l'ultima partita. Manca l'ultimo match e penso che tutto il calcio italiano non vede l'ora che finisca. Questo non è il calcio. Abbiamo scelto il male minore, era l'unico modo per finire, ma fortunatamente siamo alla fine della stagione. E' stata un'agonia".

Miha però vorrebbe chiudere in bellezza: "Proviamo a vincere, che non conta a niente ma meglio finire con 49 punti piuttosto che con 46".

Miha piuttosto che urlare con i suoi giocatori è stato zitto: "Non ho proprio parlato con loro, non ho detto nulla. A volte il silenzio è più forte delle parole. I ragazzi sono grandi e vaccinati, se vogliono fare un'altra brutta figura la fanno. E se non capiranno, non capiranno mai... Spero domani possano fare una bella gara. Farò dei cambi? Sì, per forza".

Intanto domani Miha festeggerà le 300 panchine in serie A: "E' un bel traguardo, perché 300 panchine non solo poche. Io vorrei allenare un'altra decina d'anni e poi fare il dirigente. Vorrei arrivare a 600 panchine come allenatore, a cui si aggiungono le 600 da calciatore e poi con tutto quello che ho passato: la guerra, il cancro... La mia esperienza potrà servire sicuramente a qualcuno".


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