Brescia, Corioni replica a Cairo
La conferenza stampa ieri di Urbano Cairo ha gettato benzina sul fuoco in un clima già avvelenato. Dopo che il presidente granata ha denunciato alcune intimidazioni da parte di Mareco nei confronti di Bianchi, gli ha risposto Corioni con: "Un presidente non dovrebbe mai rilasciare determinate dichiarazioni. Le accuse? Non esistono".
C'è un fatto che va però sottolineato: le intimidazioni non sono rimaste tali ma si sono tradotte in fatti. Dopo due minuti Bianchi veniva colpito all'occhio che gli è rimasto menomato per tutto il match (e ne ha compromesso la prestazione), dopo cinque minuti lo stesso Mareco, non contento del suo primo capolavoro, ha rotto pure il labbro a Rolandinho. Il quale poi è stato accusato di presunta blasfemia per aver imprecato. Cavolo, anche un frate in clausura si sarebbe risentito dopo quanto vissuto sulla sua pelle. Ma i bresciani per caso pensano di avere a che fare con imbecilli? Nonostante tutti i problemi degli ultimi decenni, Torino di calcio se ne intende ancora e nessuno ha il diritto, per così dire, di prenderci per il naso.