Brescia, in tre sempre presenti finora. Con Grosso si cambia?
Fonte: Statistiche Lega Serie A
Sotto il regno di Eugenio Corini, durato dieci partite (esclusa Brescia-Sassuolo, rinviata al prossimo 18 dicembre per la morte, a inizio ottobre, del presidente neroverde Squinzi), sono tre i giocatori delle Rondinelle ad aver disputato ogni singolo minuto in campo: il difensore centrale Andrea Cistana, finito anche nel mirino del CT azzurro Mancini; il laterale destro Stefano Sabelli; l'interno di centrocampo e figlio d'arte Dimitri Bisoli (in foto). Appena alle loro spalle, il regista e star della squadra, Sandro Tonali: 969 minuti in campo sui 986 totali, poco altro da dire su uno dei massimi talenti, in crescita vertiginosa, del calcio nostrano. Al netto di squalifiche e infortuni, oltre al portiere titolare Joronen (assente contro l'Inter per infortunio), pilastri della squadra, fino a questo momento, il centrale Chancellor (otto presenze, 732 minuti), il laterale Mateju (nove gare, 775'), e il jolly di centrocampo Romulo (661 minuti distribuiti su otto partite).
Un po' più complicata la dinamica relativa all'attacco, reparto che più di tutti potrebbe andare incontro a notevoli cambiamenti con l'approdo di Fabio Grosso al timone. Sempre presente Alessandro Donnarumma (740 minuti in dieci gare), Mario Balotelli soffre una partenza lenta (sei gare, 522 minuti), ma, al di là della discontinuità chiamata in causa dallo stesso neo-allenatore bresciano, è difficile immaginare che SuperMario non rappresenti, da qui in avanti, l'arma principale per scardinare le difese avversarie, e rincorrere la salvezza. Quanto meno negli intenti. Sette presenze poi sia per l'emergente Florian Ayé (555 minuti, ancora senza gol), sia per il veterano Alessandro Matri (per quanto caratterizzate da soli scampoli o poco più, per un totale di soli 108 minuti); poco spazio, infine, per Torregrossa (un solo tempo in campo, a fine agosto, contro il Milan), per via dell'infortunio che lo sta tuttora tenendo fermo.