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Cagliari, Nicola: “Il Torino è forte, ha idee ed è una squadra competitiva. Noi dovremo essere bravi a sfruttare quanto ci concederà"

di Elena Rossin
Fonte: Tmw e tuttocagliari.net
Davide Nicola

Torna il campionato di Serie A, dopo la sosta per le nazionali, e il Cagliari, reduce dal pareggio sul campo della Juventus, si appresta ad affrontare il Torino. Mister Davide Nicola, a partire dalle ore 12,30 circa, parlerà ai media per presentare il match di domani pomeriggio che vedrà i rossoblù ancora alla ricerca della prima vittoria all'Unipol Domus.

C'è un'emozione particolare nel giocare contro una ex squadra?
"C'è sempre il piacere di confrontarsi contro squadre con grande tradizione, ed è così per tanti professionisti. Il passato è sempre importante. Il Torino ha forza, idee e non vediamo l'ora di giocare. I nazionali? Sono rientrati tutti. Mina non ha giocato tanto e non dovrà faticare più di tanto nel recuperare. Tutti abili e arruolabili".

Per lei, però, non potrà essere una gara come le altre.
"Sono originario di Torino, giocarci è stato bellissimo, anche se la parte più importante per me è stata Genova. Faccio l'allenatore, dunque, tutto il passato è importante. Ma ora sono qui".

Il Torino ha perso le ultime gare e soffre gli esterni. Quanto peserà l'assenza di Obert?
"Ho una rosa che sto conoscendo sempre di più e la sosta mi ha aiutato ulteriormente a fare questo. Ho elementi che possono interpretare diversi ruoli. Il Torino è una squadra competitiva, ma come tutte soffre di determinate situazioni, come tutte le squadre. Di certo concederà qualcosa e dovremo essere bravi noi a sfruttare quanto concesso, e quando non hai la palla dovremo essere bravi a contrattaccare".

Zortea e Gaetano saranno della partita dal primo minuto?
"Vedremo. Gaetano sta recuperando condizione, così come Lapadula e Wieteska. Tutti gli altri sono alla pari. Ci attendono tre gare in breve tempo e ci saranno dei cambi. Potranno giocare dall'inizio o subentrare".

Cosa cambia con l'assenza di Zapata?
"E' un attaccante con determinate caratteristiche, ma hanno Adams, un elemento molto interessante. C'è pure Sanabria, tecnicamente sublime, senza dimenticare Vlasic. Ma noi abbiamo le caratteristiche per contrapporci, e questo voglio vedere dai miei".

Quanto è dura far partire Marin dalla panchina?
"Oramai ho un'idea precisa della rosa a mia disposizione, ed ho deciso di attuare un sistema di gioco che ci possa consentire di essere aggressivi. Dopo questa sosta voglio capire le potenzialità dei miei giocatori. Marin ha dimostrato quanto possa essere importante per noi e la sua nazionale. Sta acquisendo un'importante maturità. Credo che comunque ci sono anche altri giocatori che sono maturati ed hanno avuto il merito di giocare".

Quanto merito si attribuisce su Mina e Adopo in particolare sul rendimento?
"Nessuno. Io posso aiutarlo, ma non posso fare le cose per loro. Mina gioca tanto perchè si allena tanto. Le prossime gare ci diranno quanto potrà reggere, dipenderà dalle capacità di recupero. Sono contento di come sta lavorando, ha capito che l'allenamento è fondamentale. Adopo è cresciuto tanto, dunque merito suo. Ha saputo sfruttare le occasioni concesse".

C'è stata una svolta dopo le due trasferte?
"No, noi abbiamo lavorato tantissimo e stiamo raccogliendo i frutti. Vanoli? Non sono il giudice di nessuno, penso al mio lavoro. Come collega lo reputo molto bravo, sta dimostrando di avere delle idee".


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