Cagliari, Pereiro è l'uomo in più per Mazzarri in chiave salvezza
Fonte: Tmw
Uno dei calciatori più iconici nel Cagliari 2.0 di Walter Mazzarri, ovvero quello che nel 2022 ha fatto un'inversione a U rispetto al girone d'andata, è certamente Gaston Pereiro. Da brutto anatroccolo ad autentico cigno, l'uruguaiano ha beneficiato dell'arrivo in panchina del tecnico di San Vincenzo, con una trasformazione che ha la sua conferma nei numeri: gol, assist, occasioni pericolose. Il nuovo anno per l'ex Psv sta diventando terreno di caccia per lasciare un segno importante nella storia del club, impresa fin qui riuscita solo con un paio di fiammate come la doppietta gol-assist al Parma nella scorsa stagione. Mazzarri ci ha messo del suo, riuscendo a mettere il talento di Pereiro a servizio del suo Cagliari. Sembra passata un'eternità da quegli ultimi giorni del gennaio 2020, quando l'uruguagio lasciò l'Olanda per sposare la causa rossoblù: pochi allenamenti con Maran in panchina, poi l'arrivo di Zenga e la pandemia, primo di una serie di episodi sfortunati. La morte di suo padre, la doppia positività al Covid e, soprattutto, una collocazione tattica mai davvero definita. Sottopunta, esterno offensivo nel tridente, esterno e, addirittura, c'è chi lo ha provato da mezzala.
Mazzarri in versione mentore
Ma è con l’arrivo di Mazzarri in Sardegna che la carriera cagliaritana di Pereiro è arrivata al punto di svolta. Una nuova sicurezza infusa dall'allenatore, che ha messo El Tonga al centro del suo progetto, per la felicità del patron Giulini, grande estimatore dell'uruguaiano. Rispetto al passato, poi, anche la dea bendata sembra aver favorito la rinascita di Pereiro, che nel nuovo anno ha avuto più spazio in attacco, grazie anche ad alcune assenze dei compagni di reparto. Rispetto al passato l'ex Psv gioca perché se lo è meritato sul campo, a forza di gol, assist e prestazioni finalmente di livello. Con pazienza il numero 20 rossoblù è riuscito a ritagliarsi il suo spazio, convincendo Mazzarri a dargli fiducia: la doppietta di Bergamo, il gol contro il Napoli e tante altre azioni pericolose stanno lì a certificare quanto il coraggio del tecnico di San Vincenzo sia stato ripagato dai fatti.