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Chievo, Dainelli: "Dobbiamo concentrarci sull'obiettivo e non snaturarci. Il Toro? Loro stanno bene"

di Claudio Colla

Intervenuto in conferenza stampa, Dario Dainelli, veterano difensivo del Chievo Verona, ha affermato: "Dobbiamo essere obiettivi: non dobbiamo ripartire da zero, perché la volontà e la voglia di fare bene c’è sempre stata. Dobbiamo solo lavorare sugli errori, trovando la forza di migliorare prima della fine della partita, prima che sia troppo tardi. Ora bisogna pensare al concreto. La prestazione è importante, ma contano di più i punti. Tutto il resto viene poi di conseguenza. Nel momento in cui stai vincendo la partita o passi in vantaggio, ti viene la giocata in più. Tutte le nostre qualità devono essere rivolte al bene della squadra.

Aver perso tanti punti nei finali di gara, effettivamente, è preoccupante. Non so se sia una sorta di sindrome, dei semplici episodi, o la paura di non farcela a portare a casa il risultato, a influenzarci psicologicamente. Purtroppo è successo troppe volte, e non deve succedere più. Dall’Udinese in giù, tutti siamo a rischio fino alla fine del campionato. Ricordo una stagione dove ci siamo salvati all’ultima giornata contro il Cagliari. Dobbiamo giocarcela fino alla fine e quel campionato, ne è stata una dimostrazione. Con tutti i problemi che abbiamo manifestato in questo anno, resto comunque positivo. È comunque difficile fare previsioni, perché nel calcio italiano di scontato non c’è nulla.

Bani? Sono contento per quello che sta facendo; si merita tutto questo. Vorrei che le sue prestazioni più che positive andassero pari passo con i punti. Sono fermo in queste partite per un fastidio muscolare. Fa male stare fuori in certe situazioni, perché la voglia di dare una mano ai miei compagni è tantissima, ma so che ho dei degni sostituti. Il Toro? Loro stanno bene. La rabbia e la voglia di voler portare a casa il risultato deve trasparire sempre nel nostro modo di essere. È fondamentale che ognuno dia l’apporto in base a quelle che sono le proprie caratteristiche. Snaturarsi, in questa situazione, non ha senso. Io, ad esempio, per superare questo momento di difficoltà, parlo di più con i giovani. L’aspetto mentale nel calcio è essenziale. L’unione con il nostro pubblico, ci dà qualcosa in più. Abbiamo bisogno di loro e del loro sostegno.

Maran? Siamo sempre stati dalla sua parte senza ombra di dubbio. Mi fa sorridere quando vengono riportati dei pensieri astratti. A livello egoistico, per il giocatore che sono, non capisco il senso di andare contro al proprio allenatore. La squadra e i risultati vengono sempre prima di tutto. Focalizziamoci sulla bellezza di conseguire un obiettivo, non sulla paura di non farcela".