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Di Chiara: "C'erano le condizioni per accettare il ricorso. Spero che Ghirardi resti"

di Luca Ghiano
Fonte: TMW

Dopo la decisione dell'Alta Corte di Giustizia Sportiva ha respinto il ricorso del Parma sulla mancata iscrizione alla prossima Europa League per una questione legata ai mancati pagamenti Irpef e le parole del presidente Tommaso Ghirardi che ha 'minacciato' di lasciare la società e il Parma, la redazione di Tuttomercatoweb.com ha sentito Alberto Di Chiara, ex difensore della formazione emiliana che dominava in Europa, oggi nella direzione di Parma Channel, par commentare l'esclusione dall'Europa della squadra ducale: "In questo momento prevale la delusione anche perché ancora non conosciamo le basi su cui si è presa questa decisione. Si parla di 300mila euro non pagati a fronte di 13 milioni regolarmente versati e mi pare, in attesa di leggere le motivazioni della sentenza, che ci fossero le condizioni per soprassedere e accettare il ricorso del Parma. A volte si applica la burocrazia in maniera stringente, come in questo caso, e altre volte no. Penso che servisse un po' di elasticità nel decidere".

Cosa pensa delle parole del presidente Ghirardi?
"C'è ovviamente rammarico perché si vanifica un risultato ottenuto con sudore e merito sul campo. Il presidente ha fatto tanti sforzi in questi anni prendendo la squadra in Serie B e riportandola in Europa e vedersi sbattere in faccia questa decisione gli ha fatto male. Spero che non lascia il Parma e che possa continuare a gestire la società come fatto finora".