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Fiorentina, Pioli: "Contro il Toro dovremo essere compatti, hanno tanta qualità davanti"

di Claudio Colla

Intervenuto in conferenza stampa, alla vigilia di Fiorentina-Torino, Stefano Pioli, tecnico viola, ha affermato: "Si può parlare di scontro diretto giusto perché siamo a pari punti in classifica. Siamo solamente all'inizio del campionato, e non andrei oltre a definire quella di domani una partita importante per noi, perché vogliamo dare continuità ai risultati. La squadra la vedrò oggi, e capirò solo oggi come stiamo. Mi auguro di trovarli tutti in buone condizioni, per poter operare le mie scelte al meglio. Belotti può spostare gli equilibri, e la sua assenza sarà ovviamente importante, ma è difficile parlare di Toro in crisi. Ha un potenziale offensivo molto forte. È la seconda squadra del campionato per numero di dribbling tentati, la terza per quelli andati a buon fine. Il Torino è una squadra costruita per giocare un campionato di vertice, da Europa. Saranno molto determinati domani, per via dei pochi punti conquistati recentemente. Ma anche noi saremo determinati, perché è una tappa importante del nostro percorso, e vogliamo insistere su questo andamento positivo.

Simeone? Sono sicuro che se la mia scelta dovesse dipendere solo da quel che vedo nei suoi occhi, non ci sarebbero dubbi sul suo impiego. Credo che stia facendo bene, e che il cambio di domenica rientri nella normalità dello sviluppo di ogni singola partita. Chi è entrato ha fatto bene, e non mi riferisco solo a Babacar. Più mi mettono in difficoltà per le scelte, meglio è. Mi complicheranno la vita, ma sono contento di questo. Devo vedere come staranno fisicamente, ma credo che per domani non ci saranno problemi di questo tipo; magari ce ne saranno di più per il Crotone.

Gli adesivi antisemiti degli ultrà laziali antisemiti? Credo sia un episodio da condannare, ma non punirei un'intera tifoseria. È una piccola minoranza. Va sottolineato l'episodio, perché dobbiamo fare arrivare allo stadio gente che usi i toni giusti. Contro l'Udinese il nostro stadio era molto bello, pieno di bambini e famiglie, e di grande passione da parte di tutti.

Per il nostro livello tecnico dobbiamo migliorare, ed essere più precisi. In qualche partita abbiamo fatto errori gratuiti, che non ci devono essere, perché abbiamo giocatori con un buon tasso tecnico. Dobbiamo limitare al massimo gli errori gratuiti, perché per noi controllare la partita e poter alzare il baricentro della squadra significa tanto. Per me il bicchiere è mezzo pieno, perché le prestazioni stanno crescendo. Per essere del tutto pieno mancano i tre punti persi, tra il pareggio contro l'Atalanta e la sconfitta contro la Samp. Nove partite però sono poche per valutare il nostro percorso. Domani potremmo essere i migliori, e tra due settimane i peggiori. Le valutazioni vanno fatte solo a fine campionato. Per allentare un po' la pressione ho detto che le prime valutazioni le farò dopo Natale. Questa volta la sosta l'hanno spostata, e quindi dovrete aspettare fino a dopo il 6 gennaio".

Sui singoli: "Babacar? Deve dimostrare di poter dare di più dei suoi compagni, per poter giocare con continuità. È chiaro che nelle mie scelte ci sono alcuni più avanti e altri più indietro. A Babacar manca quello che manca a tutti coloro che stanno giocando meno. Babacar ha sfruttato bene l'occasione, meglio rispetto ad altre volte. Deve continuare così per mettermi in difficoltà. Il rigore battuto da Thereau (che Babacar avrebbe voluto calciare, Ndr)? Non è successo niente di grave. Le cose sono chiare e non credo che si debba portare avanti questo discorso. Chiesa, a Benevento, ha fatto la partita che doveva fare, e l'ho tolto solo per dare soddisfazione a un giocatore come Lo Faso, che andava premiato per i suoi allenamenti. La partita era indirizzata, e sapevo che avremmo avuto altre partite importanti. Siamo solamente all'inizio di questa settimana importante e dovremo avere continuità di risultati.

La posizione di Ljajic? La situazione è quella che abbiamo affrontato contro Dybala e la Juventus. Dovremo restare molto corti per dare meno possibilità possibile ai nostri avversari. Dovremo stare attenti anche alle verticalizzazione. Dovremo svolgere una fase difensiva molto compatta, perché penso che gli attaccanti avversari abbiano davvero molta qualità. Non potremo coprire quegli spazi con un solo giocatore, ma con un gioco di squadra che chiuda più spazio possibile".