Granata e viola, tra intrecci di mercato e un argomento mai archiviato: Ogbonna
Fonte: larepubblica.it
L'amicizia tra Torino e Fiorentina, prossime avversarie di campionato, non si registra solo sugli spalti. I buoni rapporti societari si sono mantenuti anche nella scorsa sessione di mercato estiva, la prima di Daniele Pradè come direttore sportivo dei viola. La trattativa più prolungata e portata a buon fine da Cairo si chiama Alessio Cerci: un giocatore che a Firenze non volevano più vedere e che ha trovato “rifugio” dal vecchio maestro. L’unico allenatore capace di tirar fuori da quella massa di riccioli l’infinito talento di cui Madre Natura lo ha dotato. Un’operazione da circa due milioni e mezzo di euro per la comproprietà e, sicuramente, un affare per tutti, anche se l'esterno di Valmontone deve ancora dimostrare parecchio sotto la Mole. E poi c'è Mirko Bakic. Gioiellino preso dal Toro nelle ultime battute di mercato con la gentile compartecipazione dei gigliati. Peccato che il ragazzo non si sia ancora messo in mostra, frenato prima dalle difficoltà d’inserimento nel calcio italiano e poi da una distorsione al ginocchio. La questione andrà risolta, ma tutto lascia intendere che i viola lo lasceranno almeno per un’altra stagione nel capoluogo piemontese. La dirigenza toscana ha poi tentato l'assalto di fine mercato a Rolando Bianchi, chiedendolo in prestito al club piemontese. La risposta garbata di Cairo è stata: "Non possiamo proprio darvelo, come lo sostituiamo?". Ma l'oggetto dei desideri, mai tramontato, si chiama Angelo Ogbonna. Accostato ad almeno sei o sette squadre, il vicecapitano del Toro è stato corteggiato dalla Fiorentina, frenata dalle richieste esorbitanti del patron torinista. Nessuna contropartita: soldi cash o niente. E il difensore di Cassino è rimasto al Toro. Ora c'è più di mezzo campionato da disputare, ma giugno non è così lontano.