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Il Roma aumenta la pressione: "Col Toro c'è in gioco tutto! Ora serve la spinta dei leader"

di Redazione TG
Fonte:  Salvatore Caiazza per Il Roma/tuttonapoli

Può sembrare paradossale, ma domani pomeriggio il Torino è già un crocevia importante per il Napoli. C’è tutto in gioco nella trasferta in Piemonte. Gli azzurri hanno deluso non poco dopo Lecce ed è arrivato il momento di ritrovare gioco e successo. Per farlo devono scendere in campo i leader. Coloro i quali hanno l’esperienza giusta per poter dare una scossa a questa stagione. Sì perché nel caso in cui dovesse andare male contro i granata, le vie che portano allo scudetto sarebbero sempre più irte. E addirittura si potrebbe dire addio al sogno tricolore dopo sette giornate di campionato. Sì perché Inter e Juventus, al di là del big match che giocheranno in posticipo, in serie A hanno un passo diverso. Soprattutto i nerazzurri stanno facendo dei numeri straordinari comandando la classifica a punteggio pieno e con due gol subiti. Conte avrà anche perso con il Barcellona e gli ottavi di Champions sono diventati un miraggio. Ma per gran parte della gara ha messo all’angolo i blaugrana con grinta, volontà e ottime giocate. Se la stessa cosa farà contro i campioni d’Italia sicuramente non perderà punti. E il Napoli? Il Napoli non va proprio. Ancelotti è stato messo sul banco degli imputati perché non riesce a creare i presupposti per dare continuità al gioco e ai risultati. La squadra dura un tempo. Dove crea molto ma segna poco. E nell’altra metà di gara va in tilt e subisce non poco gli avversari. Basti pensare che anche il Genk ha avuto le sue possibilità per stendere gli azzurri nella ripresa del match di mercoledì scorso. Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. In questo Napoli non ce ne sono di tantissimi duri ma ci sono calciatori esperti che possono caricarsi sulle spalle il gruppo per farlo uscire fuori dall’attuale situazione complicata che si è venuta a creare. Insigne prima di tutti. È il capitano, è uno che ha le qualità tecniche per poter far fare il salto di qualità al Napoli. Nello spogliatoio è il più “vecchio” per presenze in maglia azzurra. Certo, ha avuto un nuovo scontro con Ancelotti ma questo deve essere da stimolo per poter fare ancora meglio. C’è anche Llorente che non può tirarsi fuori. Lo spagnolo è una piacevole sorpresa per quanto riguarda l’impegno e i gol ma non basta. Fernando, dall’alto dei suoi 34 anni, deve chiedere di più a tutti i compagni di squadra. Si deve lottare con il coltello tra i denti, non si può pensare di essere più bravi degli altri solo perché ci si chiama Napoli.


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