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In attesa del Toro, su Pioli incombe l'ombra di DiFra. Nuovi dettagli

di Claudio Colla

Sembra essere decollata, come già riportato sulle nostre pagine, la trattativa tra Fiorentina ed Eusebio Di Francesco, ex-allenatore del Sassuolo, e ormai anche della Roma, in vista di un nuovo ciclo per il club viola, da intraprendere a partire dal prossimo giugno. 50 anni a settembre, il tecnico abruzzese, considerato da molti osservatori il nome ideale per il contesto gigliato, sembra aver rinunciato alle pretese iniziali, quelle di un ingaggio annuo da 3 milioni di euro, basato sul suo ultimo accordo con il club giallorosso, "accontentandosi" di circa metà della cifra (non inclusiva dei bonus legati ai risultati raggiunti), sul solco di un triennale con opzione di prolungamento. La Nazione di oggi, inoltre, puntualizza come DiFra avrebbe insistito particolarmente sulle garanzie tecniche, sulla disponibilità dei vertici a intervenire sul mercato, in stretta sinergia col parere dell'allenatore. Quadro che sembra dunque assumere maggior consistenza rispetto a semplici rumours. Quadro che difficilmente immaginiamo non turbare nemmeno un po' l'attuale spogliatoio viola, che, data la qualificazione alle prossime coppe europee ormai pressoché sfumata, si prepara a perdere alcuni pezzi pregiati (uno tra tutti Chiesa, insieme a Veretout, e, presumibilmente, almeno uno tra Biraghi e, nonostante il netto calo di rendimento, Milenkovic), sensazione unita a quella di uno Stefano Pioli sempre più instabile al timone della squadra. Situazione che probabilmente solo un "ribaltone" in Coppa Italia, a meno di una stringa di vittorie "ai confini della realtà", potrebbe cambiare.