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Inter, Lautaro è tornato nel momento del bisogno: se segna l'Inter non perde. Inzaghi sorride, Vanoli forse un po’ meno

di Elena Rossin
Fonte: Tmw
Lautaro Martinez

Nel mondo del calcio la riconoscenza non esiste, nessuno aveva dubbi, ma se fosse servita un'ulteriore dimostrazione quella è stata data dal momento di digiuno vissuto da Lautaro Martinez, che è stato, giustamente o meno decidetelo voi, messo in discussione come un centravanti qualunque. Il Toro, questo il soprannome dell’attaccante argentino, ha saputo incassare, non ha replicato ed è ripartito.

La maturità dell'argentino si è potuta notare negli atteggiamenti in campo, nelle parole dopo il derby perso e nell'esempio che la fascia al braccio gli impone di dare sempre ai compagni. Nelle ultime due partite ha giocato 112 minuti e ha segnato 3 gol, mettendo in chiaro ancora una volta tutto il suo valore. L'Inter di Inzaghi non è partita come tutti si aspettavano, ma con il suo bomber è pronta ad assaltare la vetta della classifica.

Guardando le statistiche è facilmente intuibile l'importanza dell'ex Racing. Nella stagione 2023-2024 i campioni d'Italia hanno perso 4 partite tra tutte le competizioni: Sassuolo in casa, Bologna in casa, Atletico Madrid al Wanda Metropolitano e ancora Sassuolo al Mapei Stadium. In nessuna di queste Lautaro è andato a segno, mentre in tutte le altre in cui lo ha fatto, così come nel 2024-2025 l'Inter ha vinto o ha pareggiato. Il Toro, non la squadra granata bensì Lautaro Martinez, è tornato e si è ripreso il trono.
Simone Inzaghi sorride, forse meno Paolo Vanoli che sabato sera si presenterà a San Siro con il suo Torino al cospetto dell’Inter e di Lautaro Martinez.


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