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Inter, Ranocchia: "Ventura mi ha insegnato a giocare senza paura"

di Claudio Colla

Intervistato da La Stampa, Andrea Ranocchia, quasi 25enne difensore centrale dell'Inter e della nazionale italiana, impegnato domani nella sfida contro il Torino di Giampiero Ventura, ha parlato del suo rapporto con il tecnico genovese, che nel 2009/10 da Bari lo lanciò verso i grandi palcoscenici calcistici: "A Bari sono stato benissimo, e questo Toro mi ricorda molto quella squadra. Non per niente mister Ventura si è portato dietro molti giocatori di allora. Io? Non so se ci siano mai stati contatti con la dirigenza neroazzurra, ma, in tal caso, conoscendo la mia situazione, avrà saputo che non sarebbe stata una missione facile. Il calcio di Ventura è soprattutto spensieratezza e divertimento; con lui ho imparato a giocare senza paura, prendendosi la responsabilità di giocare la palla da dietro. Non ci sentiremo prima della partita: lo abbraccerò in campo, e, dopo, se le cose saranno andate bene, magari gli manderò un SMS. Ventura e Stramaccioni hanno caratteri e metodi diversi, non vedo grandi punti in comune. Perché mai in una big? Quelle italiane non sono tante, e per questo genere di cose ci va anche un po' di fortuna: peccato, lo avrebbe meritato".


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