Lazio, Petkovic: "Contro il Torino dobbiamo imporre il nostro gioco"
Fonte: Lalaziosiamonoi.it.
Il mister della Lazio, Vladimir Petkovic, è un personaggio sicuramente interessante, uno che sta dando lezioni di fair play al calcio italiano, soprattutto per come ha saputo gestire, con signorilità (ammesso anche dai media e tifosi viola), i torti arbitrali di domenica, sostenendo comunque che la Fiorentina ha meritato di vincere per quanto ha fatto vedere in campo. Oggi, al Centro Sportivo di Formello, il tecnico biancoceleste si è presentato per parlare del match di domani sera contro il Torino.
Il tecnico dapprima ha parlato della difficile partita di Firenze, dove si è vista una Lazio maggiormente in difficoltà rispetto alle gare precedenti (ma i laziali sono rimasti in nove nel secondo tempo): "Ieri abbiamo analizzato velocemente la partita, perché non abbiamo molto tempo con tutte queste gare. L'importante è tirare subito le somme, capire cosa c'è di salvabile e cosa c'è da migliorare. Vediamo quanti giocatori saranno a disposizione, oltre agli squalificati e a Marchetti ed Ederson, che sono infortunati. Spero che i giocatori trasformino la rabbia in forza positiva per la partita.
Quella di domani sera sarà una Lazio diversa, tra infortuni e squalifiche: "Con i giocatori assenti mancherà anche l'individualità, ma dobbiamo fare fronte a questo con il collettivo, essere compatti e pronti a sfruttare le possibilità. Qualche forza offensiva in più potrebbe servirci". Il tecnico non ha poi voluto mostrare le sue carte contro il Torino, anche perchè ha ammesso di voler riflettere fino all'ultimo, considerando che a Brocchi e Stankevicius mancano i minuti. "Devo valutare i giocatori che mi possono dare subito qualcosa, ma anche chi mi può dare un'alternativa in corso d'opera, anche per cambiare qualcosa rispetto all'assetto iniziale", ha sintetizzato Petkovic. Quello che deve tornare a fare la Lazio è essere meno prevedibile: "Io pretendo che i miei giocatori facciano azioni anche imprevedibili per mettere in difficoltà l'avversario", ha commentato il mister.
Del Torino teme il fatto che sia arrabbiato: "Ha perso una partita e viene da noi per togliere le castagne dal fuoco. Noi dobbiamo essere bravi a non lasciargli possibilità di avere spazi, soprattutto di non farli tornare in partita. Nella prima mezz'ora di Firenze abbiamo invitato i viola a essere più aggressivi, perché non abbiamo saputo gestire la partita. Massimo rispetto per il Torino, che sa giocare sia con il 4-2-4 che con il 4-3-3 e ha giocatori validi offensivamente. Noi li conosciamo, in amichevole siamo stati messi in difficoltà. Dobbiamo imparare da questo, ma soprattutto dobbiamo imporre il nostro gioco".
Il tecnico bosniaco (che parla otto lingue) ha anche parlato della situazione di Zarate, uno dei giocatori proprio ambiti dal Torino nel mercato invernale: "Fa parte del gruppo, deve agire con il gruppo. E' un giocatore di grande qualità, non so neanche io spiegare a volte perché non dà il contributo che potrebbe darci. Ha enormi doti tecniche, ma deve integrarsi in questo sistema di gioco, correre ancora di più. Dipende tutto da lui".
Domani la Lazio per vincere deve essere in partita per gli interi novanta minuti: "Bisogna insistere, essere pazienti, vincere i contrasti ed essere concreti. A Firenze nel secondo tempo abbiamo giocato alla grande, anche in 9 contro 11 siamo rimasti a livello di partita. Siamo una squadra che quando arrivano questi momenti difficili, dobbiamo alzare la testa, con petto aperto e proseguire sulla nostra strada.