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Lerda: "Un giorno sarò il mister granata"

di Marina Beccuti

Tifoso del Torino, ex giocatore e figlio del Filadelfia, Franco Lerda all'andata non ebbe nessun timore a matare la sua squadra all'Olimpico. Lui che ricorda a La Stampa: "Ho iniziato la mia carriera nel Toro sostituendo Junior a Spalato in Coppa Uefa nel 1985". Bei tempi. Lerda però va annoverato tra gli avversari di questa settimana. Oltretutto il mister del Crotone è considerato uno degli allenatori emergenti della serie B e si vede in futuro in una squadra più prestigiosa, con tutto rispetto per il Crotone: "Non voglio essere presuntuoso, ma è giusto essere ambiziosi e puntare in alto. Che sia la serie A o il Torino, però, non lo so. Solo dopo il 30 maggio farò una valutazione col Crotone che vuole prolungare il mio contratto".

Il sogno è chiaro, sedere sulla panchina granata, come si legge ancora su La Stampa: "Mi auguro che un giorno il Toro mi chiami. Sono arrivato al Torino a 12 anni con mio papà da Cuneo e dormivo in corso Vittorio, sognavo di diventare come Pulici e ho fatto tutta la trafila delle giovanili, ho debuttato in serie A coi granata e se sono un uomo lo devo a Sergio Vatta. Secondo lei potrei rifiutare il Toro?". No, affatto, ma dipende se arriverà mai quella telefonata tanto attesa. Anche se il suo nome è senza dubbio sul taccuino di Cairo che già l'aveva messo in lista l'anno scorso. Senza contare che Lerda lavorò con i Tesoro alla Pro Patria, qualora la trattativa dovesse decollare, fatto più insolito che raro.


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