LIVE Conte: "Sono felice per i miglioramenti. Siamo stati bravi contro un Torino che un po' temevo"
Fonte: Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin
Il commento, in conferenza stampa, dell’allenatore del Napoli, Antonio Conte sulla vittoria sul Torino.
Una vittoria pesante per la maturità e l'autorevolezza, soprattutto nel secondo tempo. Forse la partita però si doveva chiudere prima nonostante le parate di Vanja e non avete rischiato nel secondo tempo?
“Sì, sicuramente oggi rispetto alla partita con la Roma ho visto attaccare l’area come chiedevo. Abbiamo lavorato tanto e c’è un gruppo di ragazzi che recepisce molto quando chiedo qualcosa e su come migliorare dove possiamo. Questo è l'aspetto che più mi piace, al di là del risultato e della classifica. Mi piace vedere una squadra che sta crescendo sia nei singoli sia come gruppo. Vi ho sempre detto che la nostra crescita arriverà con la crescita dei singoli e questo sta avvenendo. Ripeto, sono molto contento. Oggi un grande Milinkovic-Savic ha lasciato la partita sull’1 a 0 e sapete benissimo che lasciare una partita sull’1 a 0 non fa essere tranquilli perché un calcio d’angolo, una spizzata o un rimpallo finisce magari per far pareggiare la partita che avresti meritato di vincere contro un'ottima squadra. Il Torino è un'ottima e lo temevo tanto e l'avevo detto anche ai ragazzi e pure Alessandro Buongiorno aveva parlato dell'ambiente granata e della passione che c'è. Io poi vivendo a Torino ormai da più di 30 anni avevo messo un po' in guardia i miei ragazzi, l’anno scorso avevo visto tutte le partite del Torino, e da parte loro c'è stata una buona risposta, una risposta matura. I ragazzi hanno voglia di fare, hanno voglia di continuare a migliorare e questo, secondo me, è il passaggio importante che ci portiamo via da questa partita al di là dei tre punti e del posto in classifica”.
McTominay, per la fisicità che esprime, per la capacità di interpretare e capire i momenti della partita, ma anche la capacitò di colpire, è un po' la sintesi dell'identità del suo Napoli? Racchiude un po' tutte quelle caratteristiche della sua squadra?
“A me quello che piace, e che anche in passato ha portato alla fine ad avere dei risultati finali e non parziali, è sicuramente l’avere squadre che dimostrano di essere squadre. Quando analizziamo la partita avversaria capiamo che tipo di avversario avremo di fronte e spesso quando trovi una squadra sai che sarà dura la partita. Noi stiamo lavorando per diventare una squadra tosta sotto tutti i punti di vista. Poi, ripeto, questa è una squadra che gioca a calcio. Ogni tanto dal punto di vista offensivo ci si rifugia sul discorso del risultato, ma noi in avanti sviluppiamo, creiamo. Oggi c'è stato un grande portiere che ci ha impedito di essere un po' più tranquilli verso la fine. Per il resto continuiamo a lavorare e vedere la crescita di questi ragazzi è la cosa che più mi rende orgoglioso perché stiamo facendo degli step in avanti e non dobbiamo tornare indietro.
McTominay, parliamoci chiaro, è un ragazzo che nello United non era protagonista. Io lo conoscevo bene avendo frequentato la Premier League e stiamo parlando di un ragazzo che ha altre qualità. Noi siamo stati bravi, penso anche un po' fortunati, perché ha accettato di venire in una situazione dove non si giocavano le coppe europee. Ha accettato di venire al Napoli dopo un decimo posto e magari poteva vedere il Napoli come un declassamento invece come ha fatto lui, hanno fatto anche Gilmour e Neres che sono ragazzi che sono venuti a Napoli per essere protagonisti. E io sono convinto che il tempo darà ragione a tutti”.
Ha parlato di tanti calciatori e forse sarà contento di questo match infrasettimanale di Coppa Italia perché ci sarà la possibilità per qualcuno di giocare maggiormente?
“Sicuramente perché è l'unica mia difficoltà. Quando vedi un gruppo di ragazzi che diventano calciatori e ti danno quello che ti danno e durante la settimana sono veramente dei soldati allora meriterebbero di più a livello di spazio e possibilità. Noi non facendo le coppe europee quest'anno di possibilità non ce ne sono tante, c'è il campionato e poi c'è la Coppa Italia. Non significa che noi snobberemo la Coppa Italia, assolutamente. Abbiamo iniziato un percorso in Coppa Italia e io sono tranquillo e sereno di poter schierare questi calciatori, l'ho fatto in precedenza con il Palermo e lo farò anche giovedì, con l'obiettivo di passare il turno; questo è l'obiettivo. Al tempo stesso è il minimo per me, anche per una mia valutazione personale per capire i miglioramenti che stanno facendo tutti i componenti della rosa e non solo quegli 11, 13, 14 che magari giocano sempre”.
Alla luce di tutto quello che ha raccontato, è ancora una follia dire che questa squadra ha i numeri per potersi inserire nella corsa per il primo posto?
“Oggi era la quattordicesima partita che giocavamo e vedendo un po’ le altre squadre come si sono attrezzate, in vista anche della Champions League o dell’Europa o della Conference League, se noi il prossimo anno dovessimo essere bravi ed entrare in Europa questa rosa va rinforzata seriemente. Oggi abbiamo 21 giocatori di movimento e abbiamo fatto quello che si deve per una squadra che partecipa solamente al campionato e in più ha la Coppa Italia. Dobbiamo continuare a lavorare e quello che posso dire, al di là di altri discorsi, è che dopo tredici partite siano vicini tutti quanti. C’è motivo di soddisfazione perché è un po’ di tempo che siamo lì (nei primissimi posti, ndr) e quindi stiamo anche reggendo la pressione, cosa importante nella crescita, ma al tempo stesso al di là del risultato e della classifica io vedo un gruppo che nei singoli sta crescendo e quindi c’è anche una crescita collettiva di squadra. Questo lo posso dire perché è tangibile, è palese quello che stiamo facendo e siamo in crescita. Ripeto, al di là del risultato che a volte è effimero. Oggi avevo chiesto determinate cose, ci siamo allenati negli ultimi 15 giorni anche sull'attacco, sull’attaccare in maniera più cattiva e con il Torino l'abbiamo fatto anche in maniera importante e il portiere Milinkovic è stato veramente bravo. Ecco, quello che io chiedo mi viene subito non dato, però si lavora affinché io sia contento. Non sarò mai contento (ride, ndr).
Volevo spendere le due parole per il Torino e per Paolo (Vanoli,ndr): é un'ottima squadra, è allenato da un allenatore molto bravo come Paolo, un grande lavoratore, quindi gli auguro sempre il bene”.
Aveva chiesto alla vigilia ancora più incisività in attacco. Kvaratskhelia è stato molto, abbastanza incisivo oggi?
“Guarda, secondo me ha fatto un'ottima prestazione, mi è piaciuto anche vederlo attaccare l'area, c'è stato pure un intervento di Milinkovic, come aveva già fatto anche con la Roma a testimonianza che quello che stiamo facendo alla fine può produrre dei trucchi importanti a livello di soddisfazione personale, capisco la soddisfazione personale di fare gol. Anche Lukaku oggi si è visto fare una parata assurda. E’ la dimostrazione che se lavoriamo e facciamo le cose nella giusta maniera, secondo me, possiamo dare fastidio”.