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Mantova, Castagnaro: "La storia della mia ex squadra merita un aiuto"

di Giulia Borletto
Fonte: TMW

Intervista all'ex presidente del Mantova Alberto Castagnaro, attuale vicepresidente della Sambonifacese (Lega Pro, Seconda Divisione), che commenta il delicato momento societario che si sta vivendo nel club virgiliano.

Lei che è stato l'ultimo presidente del Mantova e che ha condiviso con Fabrizio Lori, da vicepresidente, la gestione dell'Aciemme per un lungo periodo, come sta vivendo questo momento di grande difficoltà del Mantova?

"La prima cosa che voglio far sapere è il grande dispiacere per un amico come Fabrizio e anche come suo ex socio. Poi c'è anche un po' di amarezza come tifoso del Mantova nel vedere la squadra in questo momento difficile".

Il presidente Fabrizio Lori non avrebbe mai preso in considerazione la cessione del club, a meno di grandi difficoltà, come quelle che si stanno verificando. Come pensa stia vivendo questo momento? Vi siete sentiti di recente?

"Si, ci siamo sentiti un mese fa, mi aveva parlato a grandi linee del difficile momento. Ho sentito in Fabrizio una forte preoccupazione per le sorti della Nuova Pansac e anche un grande rammarico per la difficile situazione della società biancorossa".

Tante cordate si sono avvicinate, più o meno concretamente, nell'ultimo mese al Mantova, ma nessuna offerta ufficiale è ancora stata presentata. Mantova piazza sempre appetita.

"Il Mantova rimane piazza interessante, il valore società di calcio non è dato tanto dai giocatori che si hanno in rosa, ma dalla storia di un club, dall'ambiente, dal bacino di utenza e dall'attaccamento dei tifosi. Certo, se il debito è davvero quello importante che si legge sui giornali, si deve trovare un grandissimo appassionato che voglia pensare di subentrare ora, in un momento così complicato per l'Aciemme e in una situazione economica globale particolare. Ho letto di un gruppo di tifosi che hanno proposto l'azionariato popolare, è un'operazione interessante, tuttavia la situazione attuale è molto delicata. Non conosco la situazione economica nei dettagli, ma la permanenza in Serie B darebbe qualche chance in più di trovare un acquirente. In Lega Pro spariscono i contributi e gli introiti televisivi, gli stessi giocatori l'han capito e c'è da complimentarsi per quanto stanno facendo vedere".

Lo spogliatoio dopo Cittadella ha dato prova di carattere, mancano due partite alla fine e in gioco c'è la salvezza. Ce la può fare il Mantova a salvarsi?

"Io ho visto la squadra solamente in televisione, ma mi è sembra determinata, con la giusta voglia. Devo dire che in questa annata il Mantova ha avuto un po' troppa sfortuna. A Crotone il gol al 95' ha ridato all'Aciemme un pizzico della fortuna che le ha tolto da inizio campionato ad oggi, ma è ancora molto in credito con la buonasorte. Sei punti in due partite credo siano davvero alla loro portata, se i giocatori e lo staff tecnico ci credono e sono uniti nello spogliatoio. Si può fare".

Tornando alla situazione societaria, un suo ritorno a Mantova è da escludere?

"Come dicevo in precedenza, io rimango un grande tifoso del Mantova. Ma non c'è nulla di concreto, sono nella Sambonifacese, con la quale stiamo già progettando la prossima stagione. Poi (sorride, ndr) i tifosi sono tanto matti. Mai dire mai".