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Milan, ombre sul presidente Li Yonghong: possibile rischio esclusione dall'Europa

di Claudio Colla

Apre le porte a più di una domanda la recente inchiesta condotta dal New York Times sull'operato industriale e finanziario di Li Yonghong, presidente del Milan: secondo il quotidiano statunitense, tante sarebbero le contraddizioni circa la presenza di un impero minerario come effettivo asset principale del gruppo di cui il patròn rossonero è a capo, evidenziata come possibile copertura di una complessa attività di riciclaggio di denaro. La società nominalmente indicata come principale riferimento amministrativo, la Guangdong Lion, sarebbe stata individuata dagli autori del reportage come "fantoccio", anche per via dei quattro cambi di guida formale registratisi negli ultimi due anni. Tanti dubbi, che, come evidenzia il popolare quotidiano sportivo spagnolo Marca, starebbero portando la UEFA a voler approfondire la situazione, in uno scenario che potrebbe indurre i vertici del calcio continentale a contemplare l'esclusione del club rossonero dalle coppe europee. Come sottolineato sia dal Corriere della Sera sia dalla Gazzetta dello Sport tra il marzo e l'aprile, epoca del closing e dell'acquisizione del Milan da parte della nuova proprietà cinese, sono tante le controversie legali a cui Yonghong è andato incontro nella sua storia imprenditoriale, fin dalla fine degli Anni '90.


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