Modena, Pasquato e Cani, così sono tornati
Fonte: Il resto del Carlino
E’ STATO bello vederli insieme a sorridere. Un po’ dimenticati, poi rispolverati e protagonisti. Tutti e due. Segno che la regola di Bergodi di non perdere nessuno per strada è ancora una volta azzeccata. La vittoria sul Vicenza regala il ritorno alla ribalta per Edgar Cani e Cristian Pasquato.
CANI. Cinque panchine consecutive, dopo fiumi di cinque in pagella e fischi da parte del Braglia. Per Edgar Cani il debutto stagionale aveva fatto presupporre qualcosa di diverso. Investito del ruolo di punta titolare segna subito in Coppa Italia col Sorrento, poi gioca una partita tutto sommato sufficiente col Piacenza e coglie un palo interno di testa ad Ascoli. Da quel momento il buio: i compagni di squadra lo sostengono, il mister pure, ma manca il gol, che diventa ossessione. La partita con l’AlbinoLeffe è in un certo senso una svolta perchè entra Stanco al suo posto e l’attaccante di riserva gli scuce la maglia da titolare. Da lì cinque panchine consecutive. Ma anche Stanco non segna e con il suo infortunio dopo la partita col Livorno arrivano due chance: la prima con l’Atalanta, non sfruttata, poi la doppietta con il Vicenza, l’esultanza per chiedere ancora sostegno e il bacio alla mamma, presente in tribuna al Braglia, che trattiene a stento le lacrime. Ora nel mirino di Edgar anche Torino e Cittadella, dato che Stanco è ancora ko per una distorsione al ginocchio e la speranza del popolo gialloblù che spera di vederlo ancora esultare. Dopo i 6 gol della passata stagione (2 a Padova, 4 a Pescara) e le 10 presenze di quest’anno dal primo minuto, è alla caccia di un rendimento più costante.
LA PROFEZIA. Cristiano Bergodi lo aveva detto: «Magari fa gol Cani». Ok, poteva averlo profetizzato anche altre volte per incitare la sua punta, ma nel prepartita di venerdì, il mister romano, con questa affermazione, ci ha preso di brutto.
PASQUATO. Risurrezione come Cani. Diversa ovviamente, anche perché il maghetto di Padova è a cinque gol in classifica cannonieri e le prestazioni sono state discontinue, ma in diversi casi convincenti. Come Cani però ha condiviso la panchina. Cinque panchine. «Non è mai bello stare fuori, ma è altrettanto bello fare bene per la squadra come successo sabato— dice Pasquato—. Il mister è bravo nel gestire il gruppo perché tutti, in questo Modena, siamo parte del progetto. E sono contentissimo per aver fatto fare gol ad Eddie che è stato in un certo senso massacrato e si è finalmente sbloccato, raccogliendo così i frutti di tanto duro lavoro». Mister Bergodi, di Pasquato, ha detto: «Si specchia meno adesso, sta crescendo sul piano della personalità». E Pasquato ringrazia, dopo essere stato messo in campo e aver letteralmente fatto la differenza sabato: «Sono parole importanti, che mi danno grossa responsabilità, che sono contento di prendermi— continua—. E’ finora la mia stagione più continua e migliore in serie B e non voglio fermarmi in questa crescita. Mi sento importante per questa squadra e i ragazzi mi hanno sempre fatto sentire parte di loro, aiutandomi anche nei momenti meno semplici. E’ una cosa molto positiva questa per me».
Una vittoria, quella col Vicenza, che dà una bella infarinata di tranquillità alla classifica del Modena: «In primis era importante vincere davanti al nostro pubblico, dato che un successo interno mancava da un po’— conclude Pasquato—. Ora però non dobbiamo fermarci. Ci aspetta una partita importante contro un avversario forte come il Torino. Ma il Modena contro le grandi ha sempre fatto bene e anche con l’Atalanta non avevamo demeritato più di tanto».