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Napoli, contro il Torino nessuna rivoluzione, nonostante le assenze

di Raffaella Bon

Sembra quasi cosa fatta la formazione anti-Toro, che il Napoli affronterà domenica all'Olimpico nell'ultima gara del 2008. Qualche dubbio è lecito mantenerlo, dato che si è solo ad inizio settimana, ma conoscendo Edy Reja è improbabile pensare ad una mini-rivoluzione causata da infortuni e squalifiche. Avversità con le quali il Napoli dovrà far conto, ma che non porteranno a nessun cambio di modulo e nemmeno a soluzioni mai adottate fino ad ora. In difesa, con l'assenza di Cannavaro, si apre un primo indovinello: sicuro l'impiego di Contini e Santacroce, rimane da vedere chi li affiancherà. Nel caso in cui Reja opti per Rinaudo, sarebbe quest'ultimo, come spesso accade ultimamente, ad occupare la posizione centrale, con Santacroce a destra e Contini a sinistra. Se invece la scelta cadesse su Aronica, ecco allora che toccherebbe proprio a Contini spostarsi al centro, con l'ex reggino che andrebbe ad occupare la zona sinistra della retroguardia azzurra. A centrocampo invece, se Hamsik, come purtroppo sembra, non dovesse recuperare, verrebbe confermato Pazienza dal primo minuto, considerando anche la buona prova, condita anche da un bel gol, con il Lecce. Improbabile che Reja voglia affidarsi a Bogliacino: la condizione fisica dell'uruguaiano, dopo il recupero dall'infortunio, non è ancora ottimale, e un suo impiego potrebbe avvenire solo a partita in corso. Confermati sulle fasce Mannini a sinistra e Maggio a destra. Il rebus che si è aperto invece con la squalifica di Lavezzi, dovrebbe essere risolto nella più facile delle soluzioni: la coppia d'attacco azzurra sarà formata da Denis e Zalayeta. Russotto siederà in panchina, pronto a subentrare se ce ne sarà bisogno (come accaduto a Bologna, dove il suo ingresso svegliò la squadra, in assenza proprio di Lavezzi), per Pià invece l'appuntamento dovrebbe essere rimandato già al nuovo anno: il brasiliano soffre di un trauma contusivo distorsivo al ginocchio destro, come specificato dal Professor Mariani, che però ha escluso qualsiasi tipo di fratura.


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