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Napoli, contro il Toro staffetta tra capitani. Insigne non più solo leader de facto

di Claudio Colla

Fortissimo l'impatto emotivo e storico quello che ricoprirà la gara di domani, tra Napoli e Torino, per il club partenopeo. Come noto, infatti, sarà la prima gara che gli azzurri, dopo circa 11 anni e mezzo, affronteranno ufficialmente senza Marek Hamsik, il cui trasferimento al Dalian Yifang, club di Chinese Super League, è stato formalizzato subito dopo la vittoria conseguita in Europa League sul terreno dello Zurigo. Hamsik, che nel calcio italiano era approdato nell'ormai lontano 2004, sponda Brescia, si era trasferito al Napoli nell'estate 2007, affermandosi fin da subito come elemento essenziale della squadra (allora allenata da Edy Reja). Prima da capitano per lui fu, a soli 22 anni, il 13 marzo 2010, gara di campionato contro la Fiorentina risultando così il più giovane della storia del club a indossare la prestigiosa fascia; Hamsik divenne poi capitano in pianta stabile alla fine del gennaio 2014, quando Paolo Cannavaro si trasferì al Sassuolo. Domani, per la prima volta non da vice, ma a tutti gli effetti, il compito di rappresentare la squadra sarà nelle mani di Lorenzo Insigne, tornando così, dopo poco più di cinque anni, appannaggio di un nativo napoletano. Questo il saluto che la punta classe '91 ha voluto riservare, tramite le proprie pagine social, al giocatore slovacco: "Caro Marek, da quando ho avuto la fortuna di indossare la maglia della squadra della mia città, sei sempre stato presente come Amico, Compagno e Capitano. Napoli accoglie tutti a braccia aperte, ma tu sei riuscito a creare fin da subito un legame indissolubile, grazie alla tua umiltà e gentilezza. Per me sei sempre stato un esempio, in campo e fuori. Questa sarà per sempre casa tua, e noi saremo sempre la tua famiglia. Grazie di tutto, Amico mio, e buona fortuna! #GrazieCap17ano"

 



 

 


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