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Nocerina, Bruno e Pagano: "A Torino per fare bene"

di Marina Beccuti

Ci sono i pronostici da sovvertire. Torino-Nocerina sulla carta non è una partita agevole per l'ultima in classifica, ma quando la differenza di classifica è abissale, le motivazioni e il carattere possono fare la differenza. Ci credono Biagio Pagano e Alessandro Bruno, due elementi chiave dello scacchiere di Auteri, due su cui la Nocerina conta molto per mettere in difficoltà la squadra di Ventura. Pagano da ex no fa sconti ai granata: "Il Torino che ho lasciato a gennaio è uno dei gruppi più affiatati che abbia mai incontrato, la classifica parla da sola. Non sono stato felice di come è terminata l'avventura in granata, ma non mi posso lamentare. Sono stato sempre trattato bene e non mi sono mai sentito un peso".

All'andata Pagano era davanti la tv, ma della Nocerina ha un ricordo nitido: "Rimasi impressionato della facilità di gioco della Nocerina. Il Torino non ebbe vita facile in quell'occasione tanto che alla fine anche il mister si complimentò con Auteri".

Ecco allora bisognerebbe ripetere una prestazione del genere, magari ritornando al 3-4-3, unico schema con cui la Nocerina riesce ad esprimersi a meglio: "Dovremo mettere in campo una determinazione tale da annullare le differenze. Credo che alla fine ritorneremo al 3-4-3 perchè in questo modo troviamo più equilibrio. Personalmente sono contento perchè è proprio con questo modulo che ho dato il meglio di me in passato (ai tempi della Reggina di Iaconi, ndr). Sto cominciando a capire cosa vuole il mister da me, i movimenti offensivi e il modo in cui mi devo proporre. Sto crescendo. Auteri poi è un maniaco del gioco offensivo, cura tutti i dettagli e questo mi farà solo bene".

Attacco contro difesa, quella di Ventura conta in squadra un elemento del calibro di Ogbonna, uno che fa la differenza in ogni partita: "Ogbonna? Non si supera. Non a caso è ricercato dalla maggior parte dei club italiani - conclude Pagano - oltre ad essere un grande calciatore è anche un ragazzo stupendo, credo che diventerà il miglior difensore italiano dei prossimi dieci anni".

Da Pagano ad Alessandro Bruno, lui che porta la fascia da capitano lasciata da De Liguori: "Ormai sono l'unico superstite della Nocerina della scorsa stagione. Sono arrivati tanti calciatori, chi più allenato chi meno e quindi ora ci vorrà del tempo per armonizzarci. Per come vedo il calcio, le rivoluzioni sono sempre un punto interrogativo perchè non sai mai dove ti possono portare. Il ritorno del mister però è stato positivo perchè ha riportato fiducia nel gruppo e nei tifosi. Ecco, secondo me queste mosse bisognava farle in estate, ma è andata così ed ora dovremo lottare con tutto il cuore per conservare questa categoria, per il bene della città".

Bruno, l'interprete ideale del 3-4-3 di Auteri: "Credo che questa Nocerina possa giocare solo in questo modo, siamo mentalizzati e quando cambiamo sistema ci vengono a mancare i punti di riferimento e di conseguenza caliamo". Quale sarà il futuro della Nocerina? Bruno vuole la salvezza, che passa anche dalla vicenda del calcioscommesse: "Ne abbiamo parlato nello spogliatoio e ci siamo detti che dobbiamo fare di tutto per mettere sotto qualche squadra perchè di sicuro ci saranno delle penalizzazioni. L'importante è non finire ultimi".


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