Novara, De Salvo: "Comprare il Toro? Non sarebbe osceno"
Massimo De Salvo, patron del Novara, ha spiegato a La Stampa il successo della sua squadra che parte da un club modello: "La società è come un'azienda: servono strutture adeguate e capi-produzione. Io non ho giocato a calcio e mi fido di chi è esperto. Non c'è nessun segreto particolare nei nostri successi, ma capisco che siamo una rarità", dice l'imprenditore del ramo delle cliniche private. Veramente un segreto c'è e si chiama Novarello: "Se c'è un progetto lungo si investe nelle strutture". Nulla è dato al caso e le gerarchie sono rispettate, il mister ad esempio fa solo il tecnico e basta. Un fatto sottolineato anche da Jimmy Fontana quando è stato intervistato da TorinoGranata.
Quanto costa il Novara come monte ingaggi? Sei milioni di euro lordi contro i diciotto che spende Cairo, esattamente un terzo. Dunque si può essere bravi senza spendere una fortuna. "Tutti dicono che siamo un modello, ma se perdiamo tre partite di fila sarà facile dire che siamo in crisi. Le regole sono queste ed un imprenditore capace come Cairo ora viene contestato dopo aver preso il Toro dal fallimento portandolo subito in A. È un mondo difficile". E se un giorno a De Salvo proponessero di acquistare il Torino? La risposta non è affatto scontata: "Nessuno me l'ha mai proposto e non è un pensiero osceno. Però ho compreso che si può avere un solo progetto serio per volta e io penso al Novara". Una cosa però invidia al Torino: "La passione granata". Quella non manca mai, anzi non è a termine, come ci tiene a sottolineare sempre Fontana. Quella che in fondo ha tenuto in piedi la baracca anche nei momenti più difficili.