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Qui Samp - Ferrero: "Non vendo la società! Cairo si era un po' offeso con me, poi..."

di Lorenzo Buconi

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ai microfoni di Tuttosport, ha parlato della situazione economica e societaria del club blucerchiato e della sfida di domenica contro il Torino di Urbano Cairo. Ecco le sue dichiarazioni:

Presidente Ferrero, dopo aver rifatto il look al club è arrivato il momento giusto per vendere?

"La Sampdoria non è in vendita. Punto. Se si riferisce alle voci circolate intorno alla possibile acquisizione da parte di Gabriele Volpi posso affermare con certezza di non averlo mai incontrato. Lo ha detto anche lui: ci siamo sentiti solo una volta, al telefono, perché eravamo interessati ad un giocatore dello Spezia. Io amo la Sampdoria e aprirei le porta della società solo ad un partner che mi garantirebbe di fare il salto di qualità. Per il bene dei tifosi, non di me stesso. Per costruire una squadra ancora più forte e giocare per traguardi che fanno sognare. Io amo anche vincere".

Ma se arrivassero ad offrirle 30 milioni per farsi da parte?

"Ho fatto stimare il valore della Sampdoria e la forbice va dai 120 ai 150 milioni di euro. Se la Samp avesse bisogno di soldi avrei venduto Soriano e Eder per 25 milioni. Parlano i fatti: i gioielli sono rimasti nella cassaforte blucerchiata".

Domenica la Samp incontrerà il Torino di Cairo che lei definì "tirchio". Per una volta però non vi troverete in tribuna ma a Miss Italia per giudicare le bellezze nostrane. Per chi voterete?

"A me piacciono le ragazze intelligenti e con un'anima, a Cairo invece piacciono tutte: amo le battute e lui lo sa". Siete di nuovo amici? "Ma non siamo stati mai nemici. Si era un po' offeso per quella storia del tirchio ma gli è passata subito, anzi mi ha dato lo stadio per giocare l'Europa League. Io ho mandato una cassa di champagne a lui e rose alla signora".