Samp, Iachini: "La sfida dell'Olimpico è importante a livello mentale"
Fonte: sampdoria.it
"Noi siamo sempre padroni del nostro destino. Solo il lavoro quotidiano, lo spirito com cui lo proponi e lo fai, può portare i risultati". Due risultati pieni, consecutivi sono già in cascina. Ma Beppe Iachini non vuole certo fermarsi, a maggior ragione quando ti trovi alla vigilia di un big-match che poco ha a che vedere con l'attuale categoria di competenza. "È chiaro che quella col Torino è una partita importante - attacca in conferenza stampa il tecnico blucerchiato -, perché mette di fronte due squadre di grande blasone e noi andiamo a giocare in casa di una formazione che al momento ci precede in classifica, classifica che vogliamo risalire. Lo vogliamo noi e lo dobbiamo ai nostri tifosi, che anche ieri sono venuti a sostenerci a Bogliasco".
Una bella iniezione di fiducia...
"Quando sono arrivato, oltre a voler lavorare sulla squadra, uno dei miei obiettivi era ritrovare il feeling coi tifosi, perché il loro apporto è una componente fondamentale per costruire le vittorie e raggiungere risultati importanti. Giornate come quella di ieri sono belle da vivere: personalmente, quando ho visto tutte quelle persone incitarci e spronarci a fare bene, mi è venuta la pelle d'oca".
Ieri, oltre al sostegno della gente, è arrivata qualche sorpresa dagli altri campi. Sorpreso?
"La Serie B è questa, i risultati di ieri non li guardo perché lasciano il tempo che trovano. Noi dobbiamo pensare solo al Torino. Hanno un organico forte e un allenatore preparato come Giampiero Ventura, che però ha sei mesi di lavoro collettivo in più rispetto al sottoscritto. Da parte nostra dovremo essere perfetti sotto tutti gli aspetti per provare a creare delle difficoltà ad una grande come è il Toro".
Come sta la sua Sampdoria?
"Abbiamo già fatto vedere a che punto siamo e quello che abbiamo intenzione di fare: le ultime partite hanno chiarito che vogliamo proporre un certo tipo di calcio, giocando a ritmo elevato e con grande determinazione. La sfida dell'“Olimpico” può essere importante anche a livello mentale, ma non sono un allenatore che specula. Certamente se verrà fuori una partita meno bella e produttiva in termini di risultato, la accetteremo volentieri. Ma vogliamo andare a Torino a giocare una grande partita".
L'infermeria, intanto, resta piuttosto affollata.
"In questo momento siamo un po' rimaneggiati a causa degli infortuni, dispiace, ma non cerco alibi. Chi giocherà sono certo che darà il massimo, lo spirito sarà senza dubbio quello giusto".