Terremoto Juventus, la Procura FIGC deciderà se riaprire un fascicolo: rischia da ammenda alla retrocessione
Fonte: La Gazzetta dello Sport e Tmw
Spiega La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, dopo le dimissioni di Andrea Agnelli e di tutto il cda di Juventus dopo il cda straordinario della Continassa di ieri, che la procura Figc ha chiesto gli atti che sono stati da poco, due giorni, trasmessi dalla procura di Torino. Ora il procuratore Figc deciderà se revocare la sentenza sportiva sulle plusvalenze (la Juve fu assolta anche in appello). Per questo la Juventus potrebbe rischiare un'ammenda o una penalizzazione. Chiné dovrà anche decidere se è il caso di aprire un nuovo fascicolo sulle scritture private valutando se ci sono gli estremi per la riapertura dell'indagine e in tal senso potrebbe essere determinante il nuovo filone stipendi, quello che ruota intorno alla carta privata sottoscritta con Ronaldo e gli ingaggi sospesi per Covid ma poi "restituiti" di altri giocatori.
Cosa rischia la Juve dal punto di vista sportivo: c'è anche l'ipotesi retrocessione
Gazzetta.it spiega che le sanzioni sulle violazioni in materia gestionale ed economica, e dunque sull'illecito amministrativo, sono regolate dall'articolo 31 del codice di giustizia sportiva. Gli scenari sono diversi. Se "la falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi ovvero qualsiasi altra attività illecita o elusiva" (dalle plusvalenze agli stipendi) ha consentito di ottenere l'iscrizione al campionato, la sanzione sarà molto più pesante. Al comma 2 si legge infatti che le sanzioni vanno dalla "penalizzazione di uno o più punti in classifica" alla "retrocessione all'ultimo posto in classifica del campionato di competenza e dunque il passaggio alla categoria inferiore", fino all'esclusione dal campionato con assegnazione da parte del Consiglio federale ad uno dei campionati di categoria inferiore. Se la variazione in bilancio non fosse stata determinante per l'iscrizione al campionato, le sanzioni (comma 1) si limiterebbero a una multa salata e all'inibizione dei dirigenti coinvolti, dunque senza punti di penalizzazione, come chiesto da Chiné già in primo grado.