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Ferrini, ricordo di un capitano

di Marina Beccuti

Nell'ultracentenaria storia del Torino ci sono date che restano nella memoria, non solo il 4 maggio, ma anche il 15 ottobre, quando se ne andò Meroni, così l'8 novembre giorno dell'addio al Capitano per antonomasia del Torino: Giorgio Ferrini. Era l'8 novembre del 1976 e una seconda crisi dal primo ictus fu fatale a colui che conta più presenze nel Torino in assoluto, ben 405, con 39 gol all'attivo. Insuperabile, verrebbe da dire. Lasciato il calcio giocato appena un anno prima, quindi non potè fregiarsi dello scudetto vinto nella stagione '75/76, divenne l'allenatore in seconda di Gigi Radice. Di lui si ricorda la lealtà e la combattività in campo, da capitano vero, quello che sgridava i giovani se non si impegnavano ma aveva pronta una carezza per chi non si tirava mai indietro. In totale, comprese anche le partite di Coppa, Ferrini giocò 566 match e i gol furono 56. Come trofei vinse solo due Coppe Italia, nel 1967-1968 e poi nel 1970-1971. L'ultima sua partita ufficiale con la maglia granata fu in un Napoli-Torino (1-0) del 22 giugno 1975, ultima gara del girone della Coppa Italia 1974-1975. Vanta sette presenze in Nazionale con la vittoria di un Europeo nel '68. A distanza di tanti anni Giorgio Ferrini rimane un esempio del capitano simbolo del Torino e a lui sono stati dedicati tanti club sparsi nella penisola. Ancora oggi, con qualche lacrima che sgorga affettuosa, diciamo grazie a Giorgio Ferrini capitano coraggioso e silenzioso.


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