I due Mercurio e la bandiera pirata
Fonte: www.alessandrorosina.it
La prima notizia degna di nota è che Mister X ha un nome e cognome e Torino una maschera in meno per il Carnevale: ci restano Cairo e Gianduja che non sono poi così male.
La seconda notizia degna di nota è che il Torino non riesce ancora a vincere, ma ha raggiunto un primo equilibrio. È vero, cinque pareggi di fila non sono un risultato sbalorditivo, ma neanche poi così negativo: ci restano un manipolo di punti e Lecce e Bologna nel mirino.Si è spesso parlato di svolta. Svolta di qua, svolta di là: d'accordo che il campionato dei granata non è un'autostrada, ma non è neanche un vicolo di paese! Quello che sto per dire è vietato ai puri di cuore: vorrei che il Torino si trasformasse in un vascello di pirati, che risollevasse dagli ultimi fantasmi i suoi marinai e che, già che c'è, issasse la bandiera, ahimè bianconera, che fa tanto paura ai naviganti. Tradotto: vorrei che tirasse fuori la cattiveria e la convinzione di potercela fare per tutti i 90'. Analizziamo Lazio-Torino. Il Torino gioca una buona partita per almeno un tempo e passa in vantaggio con un gran gol di Abate. Poi ecco che dal cilindro esce fuori la sindrome da lattina compressa: il baricentro arretra e i granata subiscono l'infuriata laziale, con successivo 1-1. Questo è un problema da risolvere e Novellino ci sta provando. Ne sono la dimostrazione Corini e Dzemaili: contro la Lazio il primo è stato schierato davanti alla retroguardia e il secondo dietro le punte. Il tutto assicura, almeno sulla carta, due vantaggi: coprire maggiormente in difesa e offrire alla prima punta il supporto di ben due Mercurio (Dzemaili e Rosina). Due Mercurio che, sempre sulla carta, offrono in fase offensiva più movimento, più fantasia e più palle giocabili. L'esperimento non è riuscito completamente, ma merita di essere riproposto e di rodare. I presupposti per una sua riuscita ci sono tutti.
Insomma, a febbraio inoltrato possiamo riassumere il primo mese e mezzo del 2009 con lo slogan stiamo lavorando per voi. Segno che c'è ancora molto da fare, ma anche che i progressi non sono mancati. Ora il Toro ha due possibilità: languire o far uscire dal porto una nuova, temibile nave pirata. La speranza è che, ovviamente, scelga la seconda opzione, convinto come sono che i tifosi sosterranno la causa e supereranno in fretta il forte shock della sventolante bandiera bianconera. Come si dice: Parigi val bene una messa.
di Andrea Riccardi