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L'Espresso, Colantuono degrada Rosina

di Marina Beccuti
Fonte: www.espresso.it

Alessandro Rosina non è più il capitano del Toro. La decisione è stata presa ieri mattina al termine di una chiacchierata fra il tecnico Colantuono e il fantasista. «Ne abbiamo parlato tranquillamente, ci siamo detti parecchie cose e l´abbiamo deciso assieme» stempera l´allenatore. Una scelta avallata dalla società: «Quello che fa Colantuono per me va bene» è laconico Cairo che ieri è arrivato a Folgaria in compagnia del diesse Foschi a partita iniziata (e primo gol di Dzemaili già archiviato), per poi ripartire già in tarda serata. Ma chi sarà il capitano del Toro? Ieri, al debutto, la fascia è finita al braccio di Di Michele. «David era il più esperto visto che per me il capitano non può essere il portiere perché spesso è lontano dall´azione» dice ancora Colantuono. «Adesso vedremo, ma alla prossima uscita potrebbe toccare ancora a lui». Nella ripresa i gradi di capitano sono toccati ad Abbruscato: «Perché ha cinque anni di Toro alle spalle» è la spiegazione di Colantuono. Il tecnico granata esclude che la scelta di ripudiare Rosina dipenda dal battibecco avuto l´altro giorno con i tifosi, con quel «vaffa» pronunciato dal giocatore: «Non c´entra nulla, anche perché Ale aveva ragione». E dire che Rosinaldo proprio l´altro giorno aveva detto: «Io mi sento il capitano del Toro». Ma Colantuono non la pensa così. Il Cola taglia corto anche sul futuro di Rosina: «Per me il futuro è domani, per me il futuro è ricominciare ad allenarci». Intanto però lo Zenit si fa sotto e Rosina, che in un primo momento aveva risposto picche, potrebbe anche ripensarci. Se il presente è la ripresa del lavoro quotidiano, il passato più recente è la vittoria di ieri contro i dilettanti di casa. Contro gli Altipiani, i granata hanno vinto 13-0: a segno tre volte Gasbarroni, doppiette per Di Michele, Abbruscato e Malonga, gol di Dzemaili, Rosina, Bianchi e Amoruso. Questo il Toro d´avvio: Sereni; Colombo, Loria, Ogbonna, Rubin; Belingheri, Dzemaili, Vailatti; Rosina; Bianchi, Di Michele. Davanti a 300 spettatori ha impressionato Gasbarroni, tutto un altro giocatore rispetto allo scorso campionato, mentre la fascia ha super-motivato Di Michele. Fra i più integrati sicuramente Bianchi. Intanto ieri è stato il giorno dei sorteggi di Coppa Italia: il Toro affronta il 9 agosto (o il 10, causa stadio impegnato dai Testimoni di Geova) la vincente fra Figline e Pergocrema. Chi passa il turno gioca a Livorno a Ferragosto. Capitolo mercato. La vicenda Italiano assume ormai i contorni della telenovela: ieri mattina il regista veronese era dato in granata, poche ore dopo il Chievo ha ufficializzato di averlo ceduto al Padova. «Ma io non ho fatto nulla con nessuno, né ho intenzione di farlo» frenava tutto Italiano che vuole il Toro. «So che è una situazione che si deve sbloccare, sono fiducioso perché il giocatore è motivato a venire da noi» spiegava in serata Foschi. La palla passa al Padova: se convincono il regista a miti consigli, il Toro cambierà obiettivo, altrimenti assisteremo ad altre puntate della vicenda.

 

 

Fabrizio Turco


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