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Le precisazioni di un tifoso del Siena

di Marina Beccuti

La redazione di TorinoGranata ha ricevuto questa esauriente ed educata risposta da un tifoso senese, che abbiamo deciso di pubblicare per chiudere ogni polemica sulla situazione societaria. Precisiamo che nessuno augura del male alla squadra toscana, la quale merita gli applausi per quanto ha fatto finora in serie A. Probabilmente le notizie che sono circolate non sono attendibili per cui non esistono problemi societari. A Torino, sponda granata, si chiede solo correttezza di giudizio, quella che è mancata in passato per altre realtà calcistiche. 

Le scrive un tifoso del Siena di lunga data che ha seguito la propria squadra fin dai tempi della vecchia serie D e che continuerà a seguirla con orgoglio e passione in ogni categoria in cui potrà militare. Abbiamo 105 anni di storia alle spalle; certo non cosi gloriosa come quella del Torino, comunque meritevole di rispetto. Quando ero piccolo a Siena quasi tutti i bambini tifavano per una squadra di serie A; io ero tra i pochi che aveva solo il Siena nel cuore ed ammiravo le gesta delle grandi della serie A, tra le quali il Torino, una maglia intrisa di storia che sfiorava il mito. Lei forse saprà che oltre a dover “sopportare” le incredibili “leggi” del calcio create ad hoc per salvare le potenti indebitate (vedi Roma e Lazio che però lei non cita); oltre a dover “accettare” i media che parlano sempre delle solite 3 o 4 squadre; le piccole società come la nostra subiscono regolarmente torti arbitrali che passano sotto silenzio e devono sempre vincere due volte per fare i 3 punti (ha visto napoli-siena domenica scorsa ??) Diamo fastidio e credo che ci sia una gran parte dell’Italia calcistica che non vede l’ora che Siena sparisca dalla Serie A.


Ecco il quadretto: una città di 54.000 abitanti, già famosa per storia e tradizione, che si permette di tenere per 7 anni una squadra di calcio in Serie A, che vince campionati di Basket a ripetizione, che vanta in ogni sport squadre giovanili di altissimo livello (vedi la finale scudetto del campionato Primavera lo scorso giugno). Nella incredibile società italiana tutto questo viene visto come uno scempio, un business potenziale sprecato perché tolto ad una squadra di una grande città, con un grande bacino di utenza. In altri paesi invece verrebbe portato come esempio da copiare e susciterebbe ammirazione.

Per tornare al tema iniziale, l'insinuazione fatta domenica scorsa dal giornalista RAI circa le difficoltà societarie del Siena non ha alcun fondamento. E' solo una delle tante disinformazioni riguardanti il Siena calcio. Potrei star qui a spiegare cosa è accaduto dal giorno in cui abbiamo vinto il campionato di serie B. Ogni anno in modo sistematico siamo stati, non solo penalizzati sul campo ogni volta che giochiamo con le grandi, ma anche attaccati alla radice dai media che, ad arte, si sono divertiti ad inventare, accusare, infamare la società A.C.Siena in ogni modo possibile. Ogni anno, a salvezza raggiunta, sono state aperte vicende che ci tiravano dentro nostro malgrado e dalle quali siamo sempre usciti puliti; siamo stati indagati per fantomatiche partite truccate, calcio scommesse, collusioni con il Sig.Moggi (come se fossimo stati gli unici ad avere giocatori rappresentati dalla GEA !!).


Le hanno tentate di tutte per rendere il Siena una piazza poco "sicura" e gradita per i giocatori che potevano aver ricevuto una proposta dal nostro direttore sportivo. Molto spesso i media hanno narrato di problemi economici del Siena, sia nell'era del compianto presidente De Luca, sia più di recente, non ultimo in riferimento alle vicende personali dell'attuale presidente Lombardi Stronati, che certo non è un santo. Gli "attacchi" mediatici che rigurdavano Stronati e la stabilità societaria sono durati fino al 31 Gennaio 2009. Poi appena finito il mercato invernale è venuta fuori la possibile cessione della Società ad Ernesto Pellegrini. In marzo 2009 si è parlato di soldi che mancavano per far fronte alle adempienze in scadenza; a fine mese lo sponsor MPS (che non è un santo in paradiso, è uno sponsor !) ha contribuito a risolvere il problema. Come se non bastasse a fine aprile esce la notizia che un gruppo di Pomezia che fa capo, se non erro, ad un certo Di Mario, avrebbe rilevato la società del Siena. Adesso è dal mese di giugno che siamo nel mirino dei siti granata.
Il Siena vive cedendo i migliori giocatori e cercandone degli altri da formare e rivendere, tutto questo con l'aiuto di banca Montepaschi che ha capito che (purtroppo) l'Italia è una repubblica fondata sullo sport e che certo non c'è miglior veicolo di pubblicità di quello legato al calcio.


Per quello che vale, il mio consiglio è questo: se volete delle notizie o semplici informazioni sul Siena, leggetevi il sito del Siena Club Fedelissimi. Non sarà un portale di importanza nazionale ma è davvero ben fatto e seguitissimo ed è l'unico riferimento per il Siena calcio e le sue vicende. Sarebbe lungo e noioso spiegarle la nostra piccola storia ed il motivo per cui i Fedelissimi rappresentano una vera istituzione, ma, si fidi, è l'unica voce indipendente ed "impietosa", sia nel bene che nel male. Direi che è allo stesso tempo un gruppo di amici e tifosi ed una "società di vigilanza" che, ormai da 30 anni, parla ed agisce solo nell'interesse del Siena indipendentemente da chi siano gli attori del momento.


Carlo Brogi