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Matarrese non vende, Proto risponde

di Marina Beccuti

La Alessandro Proto Consulting, per conto della cordata che mesi fa ha provato ad acquisire il Torino, si è buttato sul Bari, società in difficoltà, ma alla fine Matarrese ha deciso di non vendere. Questa la dichiarazione di Proto sul mancato acquisto del Bari. 

"Abbiamo richiesto un contatto con la proprietà del Bari per iniziare una trattativa di compra-vendita. L'AS Bari è un bene materiale come puo' essere una casa o una macchina o una penna. Ed è una Società. Per acquistare una società è d'uso poterla farla valutare ai potenziali acquirenti. La proprietà, quindi la famiglia Materrese avrebbe dovuto dare un prezzo e noi, in base alla valutazione della documentazione e ad altri fattori ( tifoseria, bacino d'utenza, marchio, ecc...) avremmo deciso se acquistare o meno a quel prezzo o se fare una contro-offerta. E' come se io vado ad acquistare una casa e il proprietario mi chiede 10 ml di euro. Se mi sta bene la compro, se non mi sta bene faccio una contro-offerta e se a quel punto sta bene al proprietario allora l'affare si conclude. Per l'AS Bari è la stessa cosa. Quindi non ha importanza per la proprietà chi acquista la società. L'importante è che loro ricevano i soldi che hanno richiesto. Punto.

Premesso questo posso capire che la proprietà voglia avere delle garanzie economiche su chi acquista la società e noi eravamo pronti a darle come si evince dalle varie mail e comunicazioni. Per fare questo pero', cosi come loro ci hanno voluto far firmare un patto di riservatezza dove ci impegnavamo a non divulgare i dati della Società ( penale di 2 ml di euro ) allo stesso modo io e chi rappresento volevamo lo stesso patto di riservatezza controfirmato. Mi sembra piu' che legittimo.
Il patto di riservatezza è stato stipulato da loro noi non abbiamo cambiato una virgola. Appena ricevuto lo abbiamo firmato e ritornato. Abbiamo preparato le garanzie che ci avevano chiesto ed eravamo pronti ad inviarle. Stavamo solo attendendo questo documento controfirmato che non è mai arrivatononostante i nostri vari solleciti.

In conclusione la situazione è questa. Cè qualcuno che dice che vuole vendere un bene ( in questo caso una squadra di calcio ) cè un altro che dice che è interessato ad acquistarlo ( noi ), perchè non ci si mette nelle possibilità di iniziare una trattativa?
La stessa cosa è successa con il Torino.

La verità è che sono solo parole ( dei vari presidenti ) che per un motivo o per l'altro dicono che vogliono vendere ma quando gli si presenta qualcuno di concreto che si dice interessato e che fornisce loro tutte le garanzie che vogliono, si tirano indietro".

 


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