Nesti presenta il suo nuovo libro
Come definireste una persona che sale su un'auto, probabilmente per un lungo viaggio, che non ricorda da dove è partita, e che non sa dove arriverà?
Sprovveduta, superficiale, inebetita? Vi sembrerà strano, ma questo "fenomeno" riguarda la maggior parte di noi, distratti da mille pensieri diversi.
Supponendo che l'auto sia la nostra identità personale, e il percorso la nostra vita, noi non ci rendiamo conto che l'esistenza è come un circuito, nel quale il punto di partenza e il punto d'arrivo coincidono. Si parte nell'Aldilà e si torna nell'Aldilà, ciascuno con il suo chilometraggio.
E' proprio cominciando da questo presupposto che nasce il libro "Il mio circuito si chiama Paradiso" (Edizioni San Paolo, Euro 14,00), in cui racconto la mia vita attraverso gli episodi e le persone che l'hanno cambiata, indirizzandola sempre di più verso la Fede, e verso il traguardo finale di tutti.
Ogni decennio corrisponde a 10 chilometri di strada, ed è suggestivo verificare come non solo le tappe positive, ma anche le negative, hanno acquistato un senso. Erano, in sostanza, "necessarie" per diventare quello che sono, in un processo di trasformazione che, tuttavia, non si conclude mai.
L'opera chiude una sorta di ideale trilogia: la fantasia, la teoria e la realtà. La fantasia del romanzo "Viaggio di ritorno". La teoria del saggio "Il mio psicologo si chiama Gesù". E infine la realtà della mia esistenza in quest'ultimo libro, anche con episodi e personaggi legati al giornalismo sportivo.
I tifosi di Juventus e Torino, visto che sono nato e ho lavorato prevalentemente nel capoluogo piemontese, troveranno tanti spunti da batticuore. Sono molte, infatti, le occasioni in cui un doloroso lenzuolo bianco ha coperto il pallone cittadino: da Superga all'Heysel, da Meroni a Scirea. Calcio e sentimenti.
E poi, aneddoti: la volta in cui seguii il derby con 2 bandiere, quella in cui una sfida da spiaggia mi coinvolse più di un stadio esaurito, quella in cui non potei gioire del tutto per il Mundial 82, quella in cui sostituii Pizzul nella finale di Usa 94, quella in cui annunciai la notizia della morte di un atleta.
Se è vero che la vita è come un insieme di "partite" da giocare, tante quanti sono i problemi da risolvere ogni giorno, è altrettanto vero che lo sport fornisce spesso le chiavi di lettura giuste per capire il percorso di un uomo e di un cristiano. Basta usare le "lenti" giuste per "vedere" in profondità.
CARLO NESTI
PERSONAGGI DELLO SPORT TRATTATI (IN ORDINE DI CITAZIONE)
Fausto Coppi
Nicolò Carosio
Omar Sivori
Giorgio Ferrini
Grande Torino
Nino Benvenuti
Emile Griffith
Italia-Germania 4-3
Johan Cruijff
Johan Neeskens
Paolo Rossi
Enzo Bearzot
Bruxelles 1985
Gaetano Scirea
Gigi Meroni
Vincenzo Mero
Cesare Maldini
Il Parma di Nevio Scala
Bruno Pizzul
La Juventus di Marcello Lippi
Urbano Cairo