Panoramica sui settori giovanili
Fonte: TMW
"Credo che ormai sia risaputo da tutti che l'Italia è fanalino di coda rispetto a tutte le altre nazioni d'Europa sulla valorizzazione dei propri giovani". Pensieri e parole dell'agente Fifa, Rachid Innocenti sul momento del settore giovanile italiano. "In Italia - spiega - oltre a non avere il coraggio di puntare sui giovani c'è il fatto che molti club non sanno aspettare, si preferisce quindi puntare su talenti esteri che hanno già una certa esperienza in prima squadra e così non si consente ai nostri ragazzi di maturare. Credo sia necessario un vero e proprio cambio di mentalità e quindi occorrerebbe capire che i giovani sono una risorsa concreta per le prime squadre. Da altre parti infatti - prosegue - nascono talenti ogni anno proprio perché si punta maggiormente sui vivai e sulla valorizzazione degli stessi. I nostri giovani - continua l'agente Fifa - non sono inferiori agli stranieri e sono convinto che se alcuni di loro avessero un cognome più pittoresco avrebbero maggiori possibilità di giocare in prima squadra. Il settore giovanile più promettente? Un settore giovanile - spiega - per essere davvero promettente e non rimanere tale, deve essere in grado di portare i propri giovani in prima squadra. Pochissimi ragazzi riescono a raggiungere questo obiettivo, i restanti si ritrovano infatti a dover andare a giocare nelle categorie minori. In Italia sicuramente c'è da dar merito al lavoro che stanno portando avanti Fiorentina e Palermo, senza dimenticare Inter e Juventus che ogni anno investono molto per rinforzare i propri organici".
Chiosa finale dedicata alla proposta del commissario tecnico della Nazionale, Cesare Prandelli, circa la realizzazione di una selezione under '21 da far giocare in serie B, fuori competizione. "La proposta di Prandelli - analizza il giovane agente - la leggo più come una sorta di provocazione. Credo che oltre ad essere difficile sia impensabile mettere in piedi una squadra che durante la stagione dovrebbero prevedere diversi cambi di rosa. Sono favorevole invece alla proposta di abbassamento dell'età dei giovani nel campionato Primavera. Negli altri Paesi a ventuno anni i giovani sono già formati e pronti per disputare i campionati maggiori, è inutile tenere un ragazzo per tutto questo tempo nei settori giovanili, quindi - conclude - o si punta su di loro inserendoli in prima squadra o è giusto che vengano lasciati andare a giocare altrove".