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Pro Patria, i danni dei Tesoro

di Marina Beccuti

Volevano il Torino e hanno perso anche la Pro Patria, questo è il triste e quasi surreale epilogo della storia calcistica della famiglia Tesoro, che fece una pomposa conferenza stampa un anno fa, per urlare la loro voglia di acquistare la società granata, che Cairo non volle cedere, per fortuna. Adesso i giocatori della Pro Patria hanno occupato lo stadio per chiedere gli stipendi arretrati. Alcuni di loro sono stati addirittura sfrattati dalle loro case perchè non hanno pagato l'affitto e così hanno trovato un tetto per dormire, proprio all'interno degli spogliatoi del loro stadio. La discesa a picco dei Tesoro è successa perchè il padre Savino ed il figlio Antonio non andavano più d'accordo. Intanto però hanno cominciato a non pagare più e addirittura i tifosi si auto-tassavano per permettere alla squadra e mandarla in trasferta. Alcune settimane fa era arrivato unl nuovo presidente, l'immobiliarista cremonese Massimo Pattoni, ma le cose non sono cambiate e gli stipendi non sono stati pagati. Adesso è scattata la protesta allo stadio Speroni, organizzata per sensibilizzare tutti sulla difficile situazione della società di Busto Arsizio, dove Lerda ne fu il mister alcuni anni fa, nella stagione 2008/2009. Intanto è giunta voce che Antonio Tesoro sembra essere interessato ad entrare nella società del Como, ma lo stesso ha smentito dicendo che sono sei mesi che non parla con suo padre e dunque non ha soldi per entrare in un'altra società calcistica. Ma quando smetterà certa gente di far danni nel calcio? 


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