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Sla, il tragico binomio malattia-pallone

di Marina Beccuti
Fonte: Adnkronos

 


In base ai dati forniti dall'Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), in Italia si manifestano in media 3 nuovi casi al giorno e si contano circa 6 ammalati ogni 100.000 abitanti. Il calcio, in questo panorama, costituisce una triste anomalia. Tra gli ex professionisti e dilettanti del pallone, infatti, i decessi per Sla sono superiori di 6 volte rispetto a quelli che si registrano tra la popolazione.
La malattia, che nel 1941 ha ucciso Lou Gehrig, stella del baseball statunitense, sempre più spesso è stata abbinata a nomi che hanno fatto la storia piccola e grande del calcio. Il 2002 è stato l'anno della morte di Gianluca Signorini, storico capitano del Genoa. Nel 2007 è deceduto Adriano Lombardi, centrocampista con un passato in Serie A con la maglia di Avellino e Como. Dopo di lui, in una triste sequenza, si sono spenti Franco Tafuni, Marcello Neri e Nicola Cervasco.


La Figc è impegnata da tempo per contribuire alla ricerca scientifica: nel settembre 2008 è stata istituita una Commissione medico-scientifica sotto il coordinamento scientifico del professor Paolo Zeppilli, che si avvale del contributo di un gruppo di specialisti e studiosi di esperienza internazionale operanti in centri di ricerca ad elevata competenza scientifica.


In questi anni è stata poi istituita una borsa di studio annuale del valore di 20mila euro riservata ai giovani ricercatori under 35 laureati in Medicina e Chirurgia, Biologia e Biotecnologie e intitolata alla memoria del professor Leonardo Vecchiet, per molti anni medico della Nazionale e tra i primi studiosi impegnati in ricerche sulla malattia. La lotta alla Sla passa anche per il coraggioso impegno di Stefano Borgonovo. L'ex centravanti di Como, Fiorentina e Milan nel settembre del 2008 ha scelto di raccontare pubblicamente il proprio dramma e, con la moglie Chantal, ha creato una fondazione onlus per sostenere la ricerca, l'elargizione di contributi e il sostegno anche ai familiari dei pazienti.
 


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