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Sliding doors granata

di Marina Beccuti
Fonte: Gaetano Mocciaro per www.carlonesti.it

Come un gol può cambiare tutto. E mai come adesso un film come “Sliding Doors” si sposa perfettamente con le vicende granata. L’ incredibile rete presa all’ultimo secondo rovina la serata al Toro e prolunga il malcontento dei tifosi, ieri sera duri con la squadra al triplice fischio dell'arbitro.

Poteva essere l’occasione del rilancio e invece il Toro si ritrova impantanato in quinta posizione, aggrappato al trenino delle aspiranti ai playoff insieme a Sassuolo, Frosinone ed Empoli . Giù critiche per la troppa sufficienza della squadra, rea di aver subito il 2-2 al 93', quando al 90’ Bianchi aveva illuso tutti. PAreggiare così, d'altronde, brucia più di una sconfitta. Senza parlare di un tempo letteralmente regalato al Lecce, a ribadire i problemi visti a Trieste.

Ma di cosa si sarebbe parlato, se Giacomazzi non avesse fatto quel gol in pieno recupero? Sembra incredibile ma staremmo a raccontare una storia completamente opposta. Si sarebbe parlato e scritto di quella squadra che, nonostante quattro sconfitte e nonostante alcune prove sotto tono, si ritrovava in testa alla classifica. Le polemiche a seguito della sconfitta di Trieste svanite in men che non si dica, così come i primi 45' contro i salentini. Si sarebbe elogiato il grande spirito granata ritrovato, capace di ribaltare una situazione difficile contro la squadra più in forma del campionato: il Lecce. Una squadra indomita, trascinata da un Bianchi da serie A a guardare tutti dall'alto verso il basso.

A volte basta davvero un gol a cambiare qualsiasi giudizio. Ma, analizzando a mente fredda, quello che esce fuori da questo doppio scenario è un Toro che, nonostante tutto, non è da buttare. Contro il Lecce è stato fatto qualche passo avanti, soprattutto rispetto alle ultime prove. Rimangono ancora i problemi a centrocampo, così come i problemi sottoporta di Di Michele. E' piaciuta, però, la reazione nella ripresa. Una squadra capace di rimediare agli errori di un primo tempo inguardabile, trovando le contromisure e la forza di rimediare contro un Lecce meritatamente primo della classe. E guardando indietro al cammino del Toro, quando al primo vantaggio avversario affondava (Brescia, Padova, Modena, Triestina), non è poco. E per questo la contestazione a fine gara è stata forse eccessiva.


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