Torino, un terapista invece del trequartista
Fonte: www.srweb.eu
Nella vita di tutti i giorni spesso ci capita di trovarci di fronte a situazioni che non riusciamo a comprendere nel modo giusto. Spesso ci si arrovella perché la spiegazione di tanti problemi sembra evidente ma qualche cosa di indefinito, ci impedisce di capire e quindi risolvere il problema.
Tornando al nostro Toro finalmente adesso abbiamo capito il perché di tanti problemi.
Ieri capitan Rosina ha esternato un buon 20 minuti di granatapensiero o meglio il pensiero di chi in questo momento veste la maglia del Toro: sono in crisi e stressati e le critiche non li aiutano di certo.
A saperlo prima non ci saremmo arrovellati così tanto, non è un problema di scarsezza di mezzi tecnici, nemmeno di allenatore, figuriamoci di gioco è solo un blocco psicologico.
Un terapista, uno psicologo ecco le caratteristiche del giocatore che Cairo deve comprare e noi sbagliando gli chiediamo un centrocampista o uno che faccia i gol.
Ecco perché WAN ha chiesto un regista per la sua squadra e poi ne tiene due in panchina, Dzemaili e Corini: in realtà gli manca il terapista mentale per la squadra.
Macchè Dellafiore e Rivalta, figuriamoci a cosa può servire Mozart. Anche perché se abbiamo ben capito chiunque arrivi al Toro o si livella e si adegua oppure diventa un elemento di disturbo e quindi “eliminato”.
A parte i commenti ironici quello che lascia perplessi, sono i passaggi in cui si capisce chiaramente che pur impegnandosi, pur chiedendo l’aiuto del pubblico i giocatori, prendendo il Rosina pensiero come quello di tutta la squadra, non si sentono responsabili e soprattutto consci che quello che stanno facendo non è assolutamente sufficiente.
A questo non pensiamo ci sia rimedio.
Se si sbaglia ma si è convinti di aver fatto comunque bene, di sicuro non si potrà migliorare.
Adesso si capisce perché nonostante le sconfitte continue, i gol che non arrivano, i fischi del pubblico si continuano a vedere i lanci lunghi dalla difesa e i colpi di petto a centrocampo, i nostri pensano che vada bene così.
A questo punto noi, ma anche il Presidente e gli allenatori vari, siamo senza armi per combattere la battaglia per la serie A.
Per capire che non va, basta solo guardare e sentire: guardare gli spalti vuoti e sentire i fischi. Fatto questo esercizio se non scatta la molla che ti fa dare qualche cosa in più, allora è tutto tempo sprecato.
Delittuoso per chi ha i famosi “talenti” da spendere nella vita, accontentarsi.
Pensiamo che in assenza di risultati e con questo andamento negativo unito a dichiarazioni di questo tenore, difficilmente dagli spalti non partiranno bordate di fischi.
Forse tenere per così tanto tempo i giocatori lontani dai tifosi con ritiri e permanenze vicino ai luoghi delle partite è stato sbagliato, ha fatto vivere i nostri in un mondo etereo e rarefatto senza che si rendessero veramente qual è il mondo che li circonda.
Comunque fischi e fiaschi per una volta coincidono la classifica recita serie B e con questa testa ci finiranno tutti loro oltre a trascinarci per l’ennesima volta il movimento granata.
Non pensiamo che se dovesse finire così il curriculum vitae (che noi umani dobbiamo avere sempre dietro per lavorare) di Rosina ne trarrebbe giovamento recitando così: Dotato di buoni piedi Dribbling ubriacante, ha limiti caratteriali che gli impediscono di rendere al meglio.
Brutto momento e speranze di risalita in queste condizioni mentali difficili: Presidente ci compri un terapista e non un trequartista!
Ah … dimenticavamo che essendo tifosi del Toro noi rimaniamo aggrappati all’ultima speranza fino alla fine e francamente preferiremmo che chi non ha la testa per fare un determinato lavoro cambiasse reparto, perché forse è meglio un onesto pedalatore rispetto ad un velocista che riesce ad andare fortissimo ma solo se il terreno è perfettamente liscio, le ruote della bici sono di colore blu, se fra il pubblico c’è qualche bella ragazza, se la sera prima ha mangiato bene se … il resto dei se aggiungeteli voi.
GMC