Toro, il solito "bisogna lavorare"
Fonte: www.srweb.eu
Il Camolese di ieri con quattro parole ci ha fatto intendere parecchio: inutile strigliare chi non ha orecchie per sentire, meglio cercare di organizzare le poche "forze" rimaste per difendere il fortino.
Vista da fuori questa vicenda granata assume contorni hollywoodiani, nel senso che sembra di assistere all'ultimo ballo sul Titanic mentre la nave affonda ... questo almeno in merito alla non partita di Milano.
Il Toro forse non è nemmeno sceso in campo e a ben ricordare la partita vittoriosa con il Catania, fino ai cori classici - tirate fuori le pal... - o lo scontatissimo - andate a lavorare - seguito dai tuoni degli dei, i nostri sembravano rassegnati all'inevitabile destino.
Tranne qualcuno, sembra effettivamente che non ci si renda conto della complessità della situazione, che si continui a scherzare con il fuoco, nella convinzione che tanto la squadra ce la farà in qualunque caso a rimanere nella serie maggiore.
Vorremmo avere anche noi le stesse certezze!
Ma quale scenario si aprirà davanti agli occhi dei tifosi in capo a due mesi?
Piano A (non si retrocede):
Camolese rimarra? Questo il primo grande quesito.
La squadra è da rifondare, ma non sarà affatto semplice sbarazzarsi delle zavorre acquisite quest'anno e in pochi immaginiamo vorranno andare via.
Per vendere chi ha fatto male bisognerà trovare o degli estimatori che credono nel riscatto dei giocatori, ma il prezzo sarà necessariamente basso, o accettare le offerte che arriveranno solo da società "minori" ... e vogliamo vedere chi accetterà di scendere comunque in B, magari anche con un ingaggio ridotto.
Molto probabilmente per per liberarsi delle zavorre bisognerà creare delle minus-valenze, cioè quasi regalare.
Che valutazione può avere un Pratali oggi? Pagato caro e salato, poco più di 3 Milioni oggi potrebbe valerne uno, ma con il problema ingaggio troppo alto per una società con prospettive limitate.
Il valore di un Rosina oggi è quasi azzerato.
Insomma in caso di serie A partiranno i giocatori in scadenza, i fine prestiti e si cercherà con due o tre innesti di migliorare la baracca, sempre ammesso che i pezzi pregiati vogliano rimanre, varando così un altro campionato di passione ... a meno di qualche miracolo.
Piano B (si retrocede):
Camolese va via. I senatori granata partiranno alla ricerca di un'altra sistemazione e l'otterranno facilmente, perchè il Toro non potrà permettersi un monte ingaggi così elevato e quindi sarà praticamente costretto a regalare i suoi pezzi pregiati, vedi Dzemaili.
Rimarranno quelli senza mercato e dell'undici titolare di Milano, con ogni probabilità ritroveremmo il solo Rivalta. Per l'attacco si ripartirà da Elvis Abbruscato, uno che comunque in B i gol li fa, sulla fascia Vailatti avrà la sua possibiltà di riscatto, forse Di Loreto e Dellafiore formeranno la coppia di centrali e poi sarà tutto da inventare.
Cosa preferire? Piano A o B ?
Da un lato l'idea di veder partire tutti i giocatori che sono stati la causa di un fallimento sportivo così grande, ricordiamoci che il Toro si classifica al nono posto per monte ingaggi, potrebbe persino fare piacere; dall'altra ritrovarsi di nuovo in serie B ... non ci vogliamo nemmeno pensare!
Tempi duri, tanto per cambiare, per le coronarie dei tifosi e per il Presidente che avrà anche sbagliato a comprare ma che si meriterebbe sicuramente un pochino di più, non fosse altro per le risorse messe a disposizione.
In attesa del Siena, sperando che gli altri continuino a perdere e che il Chievo la smetta di fare punti che sembrano impossibili ... ma sto Pellisier proprio ora doveva uscire dal letargo ... segnaliamo come Abate, il cavallone della fascia, sia stato bocciato da Galliani e sembra non rientrare nei piani di Ancelotti, sempre che sia lui il prossimo allenatore del Milan.
Un altro quindi il cui mercato si è incredibilmente ristretto!
In ultimo i milanisti, invidiosi del fatto che gli altri con cui dividono l'ombra della Madunina, qulli con le righe blu e nere, stanno vincendo anche la battaglia del razzismo, fanno gli scandalizzati per i cori che i tifosi granata hanno regalato a Kakà.
Sicuramente da condannare gli insulti, ancor di più quelli razzisti, ma vedere travestiti da crociati coloro che sparano i motorini dagli spalti e che insultano in egual maniera un certo fastidio allo stomaco lo creano ... storie di calcio, vicende che fanno passare la fantasia, racconti di scontatissimo potere, elogi di ordinaria ignoranza.
GMC