Udienza sul Filadelfia, nulla di fatto
Fonte: Comitato Rivogliamo lo stadio Filadelfia
Il 2 di dicembre si è svolto un incontro nella circoscrizione 9 per fare il punto sulla situazione del Filadelfia. Ma si è avuta l'impressione che non sia stato fatto nessun passo in avanti. Questo è quanto è successo ieri sera, come riportato su Facebook da Marina Cismondi del Comitato Rivogliamo lo stadio Filadelfia.
L'agenzia delle Entrate, ricevuta l'offerta del Comune, ha richiesto una controperizia. L'assessore Viano, circa un anno fa, aveva dichiarato che era stato fatto un grande passo avanti, poichè l'Agenzia delle Entrate aveva accettato il perito scelto dal giudice e quindi la perizia sarebbe stata congiunta. Ora, a distanza di un anno, fare una nuova perizia, definito un fatto positivo per accellerare i tempi sembra più una presa in giro che altro.
Un anno fa, sempre Viano, aveva dichiarato che i legali della Fiat si erano opposti alla richiesta di escussione delle ipoteche a favore del Comune (e della ricostruzione del Filadelfia sui beni della Ergom, all'epoca di Cimminelli). In quel periodo Viano dichiarò che era in corso una trattativa. Ieri, alla domanda di conoscere a che punto era questa trattativa la risposta è stata "C'è una causa in corso". Nulla più. Sembra un gesto alquanto strano se consideriamo che si sono concessi i permessi per costruire un nuovo stadio ad una società del gruppo Fiat in pochissimo tempo, poi ci vogliano tre anni per chiedere dei soldi a Fiat.
Molte le domande rimaste senza risposta: dov'è finito il milione di Euro già versato dal Bennet? Dove finiranno gli oneri di urbanizzazione pari a 1,3 milioni di euro già versati dal Bennet al Comune, derivanti dallo sfruttamento di superfici legate alla
ricostruzione del Fila ? Quali sono effettivamenti i conti della vecchia Fondazione di Novelli? Chi rappresenta attualmente il Comune per il controllo di detta Fondazione? Nessuna notizia anche riguardo ai pennoni che a giugno dovevano essere assolutamente abbattuti ma a tutt'ora sono ancora lì al loro posto, pur essendo stati ritenuti pericolosi.