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Un suicidio sul cammino dei granata per Ancona

di Giulia Borletto

Non si vedeva da anni il Torino a Porta Nuova, pronto a salire su un treno. Scene d’altri tem­pi, dice giustamente il TuttoSport. Il treno prescelto è quello delle 14.40 per Bologna, treno che avvicinerà la compagine granata ad Ancona. Ma le sorprese, sono proprio dietro l'angolo ed ecco che a movimentare la già particolare trasferta, ci si mette anche un suicidio alla stazione di Bologna, che rallenta il traffico. Grazie a Trenitalia e al segretario Massimo Ienca, un cambio al volo ha permesso comunque di evitare quasi un'ora d'attesa e di recuperare sulla ta­bella di marcia. Come detto prima, scene d’altri tempi. Per onestà di cronaca, sia chiaro che il Torino non ha raggiunto la sede del­la trasferta in treno per ragio­ni di risparmio: il pullman sarebbe costato sicuramente meno e persino il Torino-­Roma in aereo, avrebbe pesato meno sulle casse socie­tarie. Le comodità del treno sono innegabili e le coincidenze, proprio per l'aereo, erano assolutamente sfavorevoli: questi i veri motivi. Per onestà di cronaca, il Torino non è l'unica squadra che spesso preferisce la locomotiva ad altri mezzi: la Roma va a Firenze grazie a vagoni speciali. Quindi niente di sisdicevole.