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Accidenti, Torino si fa bella, per modo di dire, con la Juventus in ritiro nel centro cittadino

di Marina Beccuti

Il fresco della montagna? Superato. Sudare ad alta quota, con freddo e pioggia annessa, la Juventus lo lascia alle squadre proletarie, adesso la parola d'ordine, o meglio il ritiro cool, si fa in città, esattamente la sua città, a Torino. Quel suo sottolineato perchè tutto quello che si muove a Torino è made in Fiat che, facendo due conti porta, direttamente alla Juventus (e alla Ferrari). Trentatre stanze prenotate all'Hotel Principi di Piemonte, anche qui quartier generale juventino. I governanti della città gongolano, si sa che il sindaco eletto nel capoluogo piemontese deve piacere alla Famiglia, altrimenti non entra nemmeno come candidato e chi lo affronta deve essere sempre un nome minore per evitare colpi bassi e non previsti.

Secondo i nostri amministratori è un colpo economico di notevole importanza, avere i campioni bianconeri che girano per la città è un richiamo per i turisti (e il Granata Store deve stare in campana, come si dice in gergo, onde evitare altre devastazioni). Arte, musei, movida selvaggia, e la Juventus. La città vive, risplende. Non importa se la Juventus ha molti fantasmi e scheletri nell'armadio nel recente passato, perchè vince, domina, regna e deve solo decidere dove tirar su il suo quartier generale per avere agevolazioni a go-go. Queste cose non si scrivono negli opuscoli per i turisti.

Gongola anche la Presidente del Museo Egizio, Evelina Christillin, nota tifosa bianconera e collaboratrice stretta della Famiglia. La Juve in centro aumenterà anche i turisti al terzo Museo più importante al mondo sul regno dell'antico Egitto. D'altronde la Vecchia Signora ci sta bene all'Egizio, luogo di mummie millenarie. Ma se vuoi tirare una boccata d'aria pura, respirare a pieni polmoni e non sentire puzza di bruciato è meglio partire e andare sulle montagne di Bormio. Non sarà chic come stare nel salotto buono di Torino, ma almeno depura.


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