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Ai granata si deve il giusto rispetto

di Elena Rossin

Il Torino dopo quindici partite ha avuto un rigore a favore e uno contro, ha fatto duecento falli e ricevuto ventisei cartellini gialli e uno rosso. Questi numeri, per chi anche poco s’intende di calcio e senza neppure confrontare la squadra granata con le altre della serie B, sono chiaramente indicativi del fatto che il Torino è una squadra corretta in campo. Non fare molti falli vuol dire che oltre a saper giocare si è anche leali e rispettosi degli avversari. Una squadra che ha queste caratteristiche dovrebbe essere tenuta nella giusta considerazione dagli arbitri, eppure in più di un’occasione al Torino non sono stati riconosciuti i falli subiti sia in mezzo al campo sia in area di rigore. Visto che in ogni partita l’arbitro è assistito da due collaboratori e dal quarto uomo proprio non si capisce perché i granata vengano ingiustamente danneggiati dalle decisioni di chi, invece, dovrebbe garantire la massima correttezza.

 

Se si stila una classifica dei rigori a favore il Torino capolista per punti conquistati sul campo si ritroverebbe ultimo in compagnia di Brescia, Empoli, Modena, Padova e Verona, mentre in vetta ci sarebbe la Nocerina con sette penalty realizzati. Passando a compilare un analoga classifica, ma di rigori fischiati contro il Torino si troverebbe penultimo in compagnia di Varese e Vicenza, mentre solo Livorno e Nocerina possono godersi il primato di non essere mai stati puniti con un rigore a sfavore, a differenza invece del Gubbio e del Verona che guidano questa non invidiata classifica con cinque penalty incassati.

 

Ritornando ai tempi dell’asilo o della scuola elementare quando sulla lavagna erano segnati i buoni ei cattivi (stando ai dati pubblicati sul sito della Lega serie Bwin, mancano solo i report di due gare: Juve Stabia-Vicenza e Nocerina-Grosseto) con 4 espulsi l’AlbinoLeffe e il Gubbio insieme al Grosseto, che vanta 50 ammoniti a fronte di 265 falli fatti, e ancora l’AlbinoLeffe e la Sampdoria, che rispettivamente hanno fatto 293 e 280 falli e ricevuto 41 e 30 cartellini gialli, sarebbero sicuramente fra i cattivi. Mentre fra i buoni ci sarebbero il Sassuolo e la Juve Stabia, che finora non hanno visto espellere nessun dei loro giocatori, e ancora il Sassuolo, che ha solo 22 ammoniti a fronte dei 210 falli fatti, e il Torino che ha commesso 200 falli ricevendo 26 gialli.

 

A fine partita è giusto, oltre che essere una prova di intelligenza e di maturità, che l’allenatore e i giocatori non si presentino davanti alle telecamere, ai microfoni delle radio e ai taccuini dei giornalisti recriminando per i torti subiti e questo è un merito che va riconosciuto al Torino, ma preoccupa il fatto che a livello societario nelle dovute sedi non si faccia presente che è inaccettabile che gli arbitri e i loro assistenti troppe volte non si accorgano dei falli contro i granata. Se Cairo e gli alti dirigenti non hanno il peso e la forza per farsi ascoltare in serie B figuriamoci cosa succederà in A, il valore di una società si misura anche nella capacità che ha nei palazzi del potere quando deve far valere le sue sacrosante ragioni.


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