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Aspettando Milan-Torino, no, non vogliamo pensar male, però...

di Marina Beccuti

Avremmo dovuto finirla lì con il rigore regalato al Toro già domenica sera, invece è stato sollevato un polverone che nemmeno la neve di questi giorni ha cancellato. Il motivo? Il prossimo avversario del Torino, ovvero il Milan, grazie al suo patron, imprenditore, politico, pure condannato, ha la possibilità di avere tre televisioni a favore, TG5, Rete4 e Italia1, tutte reti nazionali, che ovviamente non hanno fatto altro che esaltare l'errore di Tagliavento. Probabilmente se la squadra di Ventura sabato sera avesse dovuto affrontare Catania o Bologna, tanto per fare qualche esempio, nessuno avrebbe enfatizzato il fatto, invece è d'uopo farlo, quasi un avvertimento al prossimo arbitro. Oh no, non per cercare favori, ma per la solita legge della compensanzione. Con questa leggenda metropolitana, se il prossimo direttore sportivo (Rizzoli, Banti, Rocchi???) si sbaglierà a favore dei rossoneri sarà la giusta risposta alla domenica precedente, visto che il Torino ha rubato due punti. Ma nel conto finale alla squadra granata ne mancano almeno sette, grazie a precedenti episodi arbitrali a sfavore, facendo due conti ora avrebbe in tasca la matematica salvezza, pronto a giocarsi la Europe League, magari proprio contro le due milanesi.

Un tifoso che ci ha scritto si è chiesto come mai La7, sempre per la solita legge di compensazione, non abbia invece fatto servizi a favore dei granata, visto che il proprietario è Cairo. A parte che la suddetta tv non dà molto spazio allo sport, in casa Toro c'è un altro stile, non per niente, a torto o ragione, nessun dirigente ha mai dato in escandescenze per un errore arbitrale a suo sfavore. E che dovrebbe dire allora la Fiorentina, che domenica contro il Genoa ha subito tre errori arbitrali a sfavore? Ma è bene tenere sotto controllo i viola per vedere se si può scippare loro la Champions League come l'anno scorso.

Siamo malpensanti, facciamo parte di quella generazione di qualunquisti che pensano sempre al complotto, all'equivoco e al sospetto? Assolutamente no e non siamo nemmeno faziosi, perchè abbiamo ammesso che il rigore non c'era, ma poteva starci, perchè a prima vista Consigli sembrava travolgere Cerci. Che facciamo? Visto che non c'è la moviola in campo dobbiamo dire ai giocatori di rallentare nell'avvicinarsi alla porta, così da far notare bene un episodio dubbio all'arbitro? Vogliamo solo sottolineare che non ci stiamo al gioco del massacro, che se il Milan è più forte lo dimostri in campo, senza attaccarsi agli episodi della partita precedente. Ma questi giochetti non fanno altro che dimostrare che questo Milan ha paura, perchè gli manca quella forza psicologica che aveva negli anni scorsi. Perchè quando una grande crolla perde tutte le certezze, mentre chi è abituato a dover lottare, nei momenti cruciali sa come caricarsi a dovere. In conclusione vogliamo regalare un pensiero ai tanti tifosi granata che lavorano a Mediaset, quanto avranno sofferto in silenzio in questi giorni.


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