Auguri Diego, la magia del calcio
Mezzo secolo di vita per Diego Armando Maradona, detto el Pibe de Oro, semplicemente Diego, il più grande, quando il sogno si tramuta in realtà e il calcio consegna alla gente il suo lato più romantico. Racchiude tutto Maradona, l'estrosità e la precisione, la corsa e la testa che permette alla palla di andare proprio dove l'immaginario collettivo non ci arriva. Non è stato un campione tridimensionale, ma reale, di quelli che non necessitano di effetti speciali, perchè loro stessi lo sono. Maradona visto in bianconero dà le stesse sensazioni che vederlo in HD, perchè ha stampato il calcio nel suo DNA. Ha avuto una vita non facile, causa sua e degli avvoltoi di cui si è circondato, ma da solo è riuscito a rialzarsi, quando tutti avevano già celebrato la sua fine. Non è nemmeno il caso di stilare classifiche su chi è stato il più forte, è come togliere qualcosa a qualcuno e nessuno è mai simile ad un altro quando si è Campioni, proprio con la C maiuscola. Maradona ha sempre avuto grinta ed è stato molto generoso, più con gli altri che con se stesso. Ha sempre detto quello che pensava senza girare attorno a nessun argomento, anche quelli scomodi, che buona parte degli sportivi rifiutano per non esporsi. Lui l'ha fatto ed è stato sempre tormentato per questo. Il suo più grande pregio è stata la generosità, lui si divertiva ma soprattutto divertiva e la gente con lui sognava, perchè poteva andare tutto storto, ma alla domenica c'era Maradona ed in quei novanta minuti tutto ruotava attorno a lui ed il mondo esterno non esisteva più. C'erano seriosi dirigenti d'azienda che la domenica mettevano la tuta e la bandiera azzurra per andare a vedere il Napoli di Maradona. Bastava seguire una sua parabola per volare tutti quanti verso quel calcio che profumava di poesia e leggerezza. Auguri Diego e se un giorno il destino vorrà ci piacerebbe vederti sulla panchina granata, la tua passione potrebbe diventare sconvolgente per la storia di una squadra che in Argentina ha tanti seguaci, in un paese dove la memoria fa parte della vita di un popolo semplice, che più volte è caduto, ma si è sempre rialzato a testa alta. Come il Toro.